Inchiesta sulle Vie dell’acqua, Acerbo vuole patteggiare

L’ex sub commissario seregnese, accusato di corruzione e turbativa d’asta, si è accordato con la Procura per una pena di 3 anni e un’offerta di risarcimento da 100mila euro. A giorni la pronuncia del gup Ambrogio Moccia.
Inchiesta sulle Vie dell’acqua, Acerbo vuole patteggiare

È stato tra i protagonisti della trasmissione di Rai 3 Presa diretta di Riccardo Iacona che ha ripercorso l’inchiesta giudiziaria su Expo. Il seregnese Antonio Acerbo, l’ex sub commissario dell’evento, accusato di corruzione e turbativa d’asta a proposito dell’appalto sulle”Vie dell’acqua”, ha raggiunto nei giorni scorsi un accordo con la Procura di Milano per patteggiare una pena di 3 anni con l’offerta di risarcimento di 100mila euro.

Accordi con la Procura anche per Giandomenico Maltauro, consulente della Maltauro Spa e Andrea Castellotti, della Tagliabue Spa (2 anni e 6 mesi con un risarcimento da 50mila euro per il primo e 2 anni con pena sospesa e 30mila euro di risarcimento per il secondo). Sulle tre istanze dovrà esprimersi nei prossimi giorni il gup Ambrogio Moccia.