I cartelli-denuncia nei Comuni: «Monza e Brianza oggetto di rapina fiscale»

Monza e Brianza è oggetto di una rapina fiscale da parte dello stato italiano. La denuncia della sigla Lombardia Autonoma attraverso una serie di manifesti affissi sotto i cartelli d’ingresso dei Comuni, in dialetto e con l’ammontare del residuo fiscale.
I cartelli dei Giovani padani
I cartelli dei Giovani padani Redazione online

Monza e Brianza è oggetto di una rapina fiscale da parte dello stato italiano. Lo dicono i Giovani padani commentando una serie di manifesti apparsi sotto i cartelli d’ingresso dei Comuni. I manifesti, siglati “Lombardia Autonoma”, riportano il nome del paese in dialetto, l’ammontare del residuo fiscale e la scritta identificativa Lombardia Autonoma. Ecco quindi spiegato il significato dei messaggi comparsi un po’ ovunque nella Provincia.

«Il residuo fiscale – commenta Alessandro Corbetta, responsabile dei Giovani padani della Brianza – è la differenza tra le tasse che Roma riscuote dal nostro territorio e quanto ritorna in Brianza in termini di servizi e trasferimenti. Da questa differenza la nostra provincia perde più di 9,5 miliardi di euro, ovvero 11mila euro per ogni cittadino brianzolo. Cifre spaventose, che fanno arrabbiare soprattutto perché di problemi in Brianza ne abbiamo tanti: il lavoro che manca, l’aumento di furti e la crescente insicurezza della popolazione, le problematiche ambientali, le imprese che chiudono e i trasporti non all’altezza. Se potessimo trattenere questi soldi sul territorio avremmo risolto molti di questi problemi. È importante inoltre l’uso del dialetto sui manifesti, a rimarcare le radici che ha questa terra e l’importanza di tutelare la lingua locale. Ben vengano quindi queste iniziative spontanee di sensibilizzazione: cartelli simili dovrebbero comparire in pianta stabile all’entrata di ogni comune. I sindaci di ogni colore politico, che subiscono continui tagli da roma, dovrebbero essere in prima fila in questa battaglia per far sapere ai propri cittadini quanti soldi lo stato italiano sottrae dalle loro tasche. Occorre un movimento trasversale per mettere fine a questa rapina fiscale e ottenere finalmente quell’autonomia che il nostro territorio merita».