Expo e strategie anti-code: la prenotazione elettronica non convince

Aperture anticipate, alle 9 al mattino e alle 18 alla sera, alla Esposizione internazionale ma le code non sembrano calare: intanto si raffredda l’ipotesi di adottare la prenotazione elettronica delle visite.
La rappresentazione nella Villa Reale nel Padiglione Italia
La rappresentazione nella Villa Reale nel Padiglione Italia

Tre ore di attesa per Palazzo Italia (ma anche per Emirati e Kazakistan), addirittura quattro per il Giappone, uno dei più gettonati in assoluto dell’esposizione. Nonostante le aperture anticipate, alle 9 al mattino e alle 18 alla sera, Expo piace troppo, i visitatori aumentano e gli anticipi sembra non stiano provocando grandi effetti positivi sulla riduzione delle code.

Sabato è stato il primo giorno di apertura alle 9 degli ingressi Roserio e Merlata e si è registrato quasi subito il tutto esaurito. Lo stesso per le visite serali, dalle 18 anziché dalle 19. Intanto, proprio per diminuire le code nei padiglioni più visitati, continuano i confronti con l’organizzazione.

Sembra che rispetto all’idea iniziale della prenotazione elettronica delle visite (LEGGI QUI) prevalga l’ipotesi di allungare l’orario di visita: la prima soluzione, adottata dalla Svizzera, è stata abbandonata dal Regno Unito e stigmatizzata dai giapponesi i quali, in base alla loro esperienza in esposizioni passate, hanno parlato di svantaggi superiori ai vantaggi.

Tuttavia già ora, a Palazzo Italia, nonostante si apra alle 9 e si chiuda alle 21.30, quasi due ore e mezza di apertura in più rispetto a giugno, l’attesa per i visitatori resta molto lunga.