Desio, l’invito del parroco: «Ragazzi, confessate i vostri Pekkamon»

Don Giuseppe Corbari, dei Santi Pietro e Paolo di Desio, ha visto i ragazzi impegnati nella ricerca dei Pokemon davanti alla chiesa e ha pensato di suggerire loro una diversa considerazione del luogo sacro, invitandoli a confessarsi. «Ho pensato: il Grande fratello ci ha rubato il confessionale, ora i Pokemon ci rubano la chiesa»
L’invito sul cartello che è stato affisso nella chiesa di Desio
L’invito sul cartello che è stato affisso nella chiesa di Desio

«Ho pensato: il Grande fratello ci ha rubato il confessionale, ora i Pokemon ci rubano la chiesa, la fanno diventare una palestra». Don Giuseppe Corbari, parroco dei Santi Pietro e Paolo a Desio vedeva i ragazzi che, tutti presi dalla mania dei Pokemon, li cercavano anche davanti alla sua chiesa, considerata a quanto pare nel gioco dei “Pokemon go” una sorta di palestra per ricaricarsi.

Allora ha pensato di suggerire loro una considerazione diversa del luogo sacro e, sfoderando l’arma dell’ironia, ha esposto in chiesa un cartello con un consiglio : «Nel confessionale di questa chiesa tutti i sabato pomeriggio potrai scaricare i tuoi Pekkamon. Tutti i peccati che non ti consentono di vincere nella vita».

Non una crociata contro il gioco così di moda in questo momento, che spinge i partecipanti a girare dappertutto con il telefonino in cerca dei Pokemon da catturare segnalati nella realtà virtuale, ma un invito rivolto ai ragazzi a usare meglio il loto tempo libero: «Mi sembra ci sia il rischio che questo gioco occupi gran parte del loro tempo, che crei una sorta di dipendenza -spiega ancora- Vorrei che imparassero a non spprecare il loro tempo ma lo usassero anche per pregare e incontrare il Signore».

Una preoccupazione educativa, insomma, nei loro confronti, con una riflessione per far loro considerare anche altre opzioni oltre a quello di un gioco come questo.