Bambina morta in ambulanza, l’ospedale di Carate: «È stata assistita assiduamente»

L’ospedale di Carate Brianza afferma di avere «assistito assiduamente e continuatamente» la bambina di quattro mesi che è morta nel trasporto in ambulanza a Bergamo. Ecco le dichiarazioni della direzione.
L’ospedale di Carate brianza
L’ospedale di Carate brianza Bartesaghi Stefano

«Vogliamo innanzitutto essere vicini alla famiglia per questo tragico evento» scrive la direzione dell’ospedale di Carate, che fa riferimento all’asst di Vimercate e che per ora afferma di avere messo in atto tutte le cautele per garantire la bambina di soli quattro mesi che è morta nel trasporto dall’ospedale brianzolo a quello di Bergamo.

Figlia di una coppia di Giussano, la bambina era stata ricoverata per difficoltà respiratorie prima che i medici prendessero la decisione di trasferirla. «Al momento possiamo solo affermare che la piccola paziente, durante la degenza ed il successivo trasporto in ambulanza, è stata assistita continuamente ed assiduamente dal personale medico ed infermieristico della Struttura Complessa di Pediatria e Patologia Neonatale di Carate Brianza e sono stati eseguiti tutti gli accertamenti clinici necessari per poter verificare la natura dei sintomi presentati, sempre in contatto con il medico cardiologo che aveva in cura la piccola».

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«Il trasferimento della bambina alla Terapia Intensiva Pediatrica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per peggioramento delle condizioni cliniche, è stato predisposto, e preventivamente condiviso con i genitori della piccola, seguendo le indicazioni gestionali terapeutiche ricevute telefonicamente dai colleghi della rianimazione pediatrica di Bergamo» aggiunge l’ospedale, secondo il quale «subito dopo l’arrivo all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, il tragico epilogo che non era assolutamente prevedibile, rispetto alle condizioni della paziente, la quale, sottoposta tempestivamente a tutte le misure rianimatorie del caso, è purtroppo deceduta».