Venerdì di scioperi: si fermano il trasporto pubblico locale e i rider

Venerdì di scioperi per il trasporto pubblico locale: gli orari per Monza e Brianza. Il 26 marzo è anche il No delivery day”: l’invito è a non ordinare pasti in consegna a domicilio.
Bus fermata
Bus fermata

Venerdì di scioperi per il trasporto pubblico locale e per i rider. Il primo è stato proclamato per 24 ore per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Lo sciopero è nazionale e ha modalità differenti da città a città.

A Monza e in Brianza secondo questi orari:
– Net Atm a Monza città: dalle 9 alle 11.50 e dalle 14.50 a fine servizio;
– Net servizio extraurbano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio.- Autoguidovie: dalle 8.30 alle 15 e dalle 18 a fine servizio;
– Stie Seregno: da inizio servizio alle 6, dalle 9 alle 12, dalle 18 a fine servizio;
– Bettini: dalle 9 alle 14.50 e dalle 18 a fine servizio;
– Zani: dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio

A Milano Atm dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio.

Nel Lecchese, Arriva Italia S.r.l. (linea D80 Oggiono-Monza) da inizio servizio alle 6; dalle 8.30 alle 12 e dalle 15.30 a fine servizio.

“Come più volte sottolineato Il Trasporto Pubblico è un servizio fondamentale che occupa più di 100 mila lavoratrici e lavoratori che, anche durante il periodo più duro del lockdown hanno sempre garantito il diritto alla mobilità delle persone, anche a rischio della loro salute – fa sapere Cisl Lombardia – In Lombardia abbiamo una ragione in più per scioperare: la mancanza di un coordinamento fra istituzioni e la totale assenza di Regione Lombardia nella gestione di un servizio essenziale come il trasporto dei cittadini lombardi”.

“È la seconda iniziativa di sciopero per un settore che ha sempre lavorato durante la pandemia e che ad oggi ha salari bassissimi a fronte di enormi responsabilità – dice Sara Tripodi, segretaria generale della Filt Cgil Monza e Brianza – Ricordiamo che trasportano persone, spesso minorenni. Una volta la professione era riconosciuta oggi sono spesso oggetto di aggressione e molti giovani non voglio più lavorare nel settore. I motivi principali? I costi delle patenti sono molto alti (si paga fino a 4000 euro per conseguire patenti professionali) e non vengono appagati da un salario decente e da condizioni di lavoro dignitose. Per questa e molte altre ragioni è necessario che il contratto nazionale venga rinnovato. Nel nostro territorio operano aziende pubbliche e private e i rapporti sindacali spesso sono molto conflittuali, è necessario un riordino del settore ed una governance pubblica forte”.

Venerdì 26 marzo è anche il “No delivery day” ovvero il giorno dello sciopero dei rider della rete “Rider per i diritti”. L’invito è a non ordinare pasti in consegna a domicilio per sostenere la protesta per “una paga oraria congrua per i fattorini, per la copertura di malattia e infortuni, contro il contratto firmato da UGL e Assodelivery”.