Università Bicocca, “Premio giovani talenti” a Matteo Fossati di Biassono e Carlo Antonini di Carate Brianza

Ci sono un biassonese e un caratese tra i cinquantadue ricercatori e assegnisti di ricerca under 36 che martedì 29 marzo riceveranno il riconoscimento “Premio giovani talenti”: Matteo Fossati è un fisico premiato “per l’eccellenza dei lavori osservati sulle proprietà fisiche del gas interstellare circumgalattico di galassie in vari ambienti cosmici”. Antonini è professore associato del dipartimento di Scienza dei materiali.
Premio Bicocca Matteo Fossati
Premio Bicocca Matteo Fossati

Ci sono un biassonese e un caratese tra i cinquantadue ricercatori e assegnisti di ricerca under 36 che martedì 29 marzo riceveranno il riconoscimento “Premio giovani talenti” promosso dall’Università Milano Bicocca e patrocinato dall’Accademia dei Lincei.

Si tratta di Matteo Fossati, ricercatore biassonese del dipartimento di Fisica Giuseppe Occhialini, e Carlo Antonini, di Carate Brianza, professore associato del dipartimento di Scienza dei materiali.

A Fossati è stato riconosciuto il premio “per l’eccellenza dei lavori osservati sulle proprietà fisiche del gas interstellare circumgalattico di galassie in vari ambienti cosmici e di rilevanza generale per l’evoluzione delle galassie attraverso le epoche cosmiche”, si legge nel testo del diploma. Al centro del lavoro di Fossati, appassionato di astronomia fin dall’adolescenza, è lo studio sul ruolo dell’idrogeno nella vita delle galassie.

Università Bicocca, “Premio giovani talenti” a Matteo Fossati di Biassono e Carlo Antonini di Carate Brianza
Premio Bicocca Carlo Antonini

Il premio assegnato ad Antonini è il risultato dei “suoi importanti lavori sperimentali e relative interpretazioni fisiche, riguardanti l’interazione fra le interfacce di liquidi e la superficie di un solido”, è riportato nel testo delle motivazioni al premio.

«Io mi occupo di studiare come i liquidi, in particolare l’acqua, interagiscono con i materiali e le loro superfici, con l’obiettivo di sviluppare materiali anti-ghiaccio, cioè che hanno paura del ghiaccio – spiega Antonini -. Questi studi sono resi possibili dall’incredibile e recente sviluppo delle nanotecnologie e di nuovi materiali, che permettono di produrre le cosiddette superfici superidrofobiche: superfici in grado di respingere l’acqua grazie a una combinazione di chimica superficiale e morfologia a livello micro e nanometrico e, in certe condizioni, anche il ghiaccio».

La cerimonia di consegna dei diplomi ai giovani telanti si svolgerà alla presenza della rettrice dell’Università Milano – Biococca, Giovanna Iannantuoni e del presidente emerito dell’Accademia nazionale dei Lincei, Alberto Quadrio Curzio.

In questa sessione saranno assegnati i premi per il 2020 e il 2021, ventisei ricercatori per ognuna delle due edizioni, scelti nelle sette macro aree disciplinari che sono presenti nell’ateneo milanese: dalla life science all’astrofisica, dai nanomateriali alla medicina e poi psicologia e scienze giuridiche. Ogni studioso premiato riceverà oltra al diploma anche un contributo per la ricerca.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.