Tutti tifano per PizzAut: il progetto di inclusione sociale in finale a Tu Si Que Vales

Il progetto di inclusione sociale nato anche a Muggiò è in finale a Tu Si Que Vales, la trasmissione di Canale 5. Si tratta di “PizzaAut” e l’appuntamento per tifare è per sabato 9 dicembre.
PizzAut: Acampora e i suoi ragazzi
PizzAut: Acampora e i suoi ragazzi Redazione online

Il progetto di inclusione sociale nato a Muggiò è in finale a Tu Si Que Vales, la trasmissione di Canale 5. Si tratta di “PizzaAut” e l’appuntamento per tifare è per sabato 9 dicembre.

Tutto è partito dal muggiorese Nico Acampora lo scorso 30 settembre. Il 46enne, papà di un bimbo autistico di 9 anni, aveva portato in tv la sua idea condivisa da tanti genitori di aprire il primo ristorante speciale gestito da ragazzi autistici. L’idea è stata apprezzata dai giurati Rudy Zerbi, Teo Mammuccari, Maria De Filippi e Gerry Scotti, con Mara Venier a capo della giuria popolare. Quattro “si” dalla giuria e 100% del voto popolare avevano fatto passare direttamente in finale il progetto. La proposta è spiegata anche sul sito www.pizzaut.it e sulla pagina facebook “PizzAut nutriamo l’inclusione” dove è illustrata anche la raccolta fondi.

In occasione della finale di Tu si que vales sono state organizzate in tutta Italia “serate Pizzaut” per vedere insieme la finale del programma. Spontaneamente i locali che sostengono il progetto hanno inviato i loro clienti a questa serata speciale.

Bussero, Cernusco sul Naviglio, Segrate, Vignate, in provincia di Milano, ma poi Levata in provincia di Mantova e Saronno in provincia di Varese, e ancora a Viterbo e poi altre città si stanno aggiungendo in queste ore. Il voto di tutti sarà prezioso per puntare alla vittoria e al sogno di aprire la prima pizzeria in cui lavoreranno persone autistiche.

A inizio settimana una raccolta fondi è stata organizzata a Monza con l’iniziativa 7 chef per Pizzaut al ristorante Il Moro.

«Grazie alla prima puntata di Tu Si Que Vale a settembre, PizzAut ha avuto una possibilità eccezionale di farsi conoscere. Siamo stati contattati da decine e decine di persone da tutta Italia che hanno offerto un aiuto, mandato un messaggio di incoraggiamento oppure chiesto un sostegno. Insomma dobbiamo molto a quella puntata – ha spiegato Nico Acampora anima del progetto con altri genitori – Per la finale abbiamo radunato intorno a noi molte più persone di quelle che ci potevamo immaginare. Interi Comuni italiani hanno aderito e organizzato per il 9 dicembre una serata Pizzaut in cui tutti i nostri sostenitori guarderanno insieme la finale del programma in diretta e voteranno gustandosi una pizza».

PizzAut è un laboratorio di inclusione sociale pensato per i ragazzi affetti da autismo. Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di aprire una pizzeria in cui le persone con autismo potranno lavorare, affiancati da professionisti della riabilitazione e della ristorazione.

«Un locale per la famiglia ma anche per i giovani, un luogo dove stare bene e divertirsi con prodotti di qualità, un locale dai tempi lenti dove non bisogna andare a mangiare una pizza in 5 minuti. Ma un locale dove incontrarsi con la calma che serve alle relazioni per crearsi e consolidarsi, lontano dalle frenesie che mettono in difficoltà chi è affetto da autismo ma che in generale fanno male a tutti», dice la presentazione.

Il crowdfunding ha permesso di raccogliere 34mila euro (grazie a 955 donatori), sull’obiettivo di 60.000 per dar vita al sogno.