Trenord scrive a il Cittadino: «Segnali incoraggianti dal nuovo orario invernale dei treni»

Una lunga lettera, inviata a il Cittadino, per «condividere alcuni temi relativi al servizio ferroviario partendo da numeri e fatti, elementi che più di ogni altra cosa possono spiegare i motivi delle modifiche introdotte con il cambio orario e descrivere lo stato dell’arte del sistema». L’ha scritta Trenord.
Ressa in stazione a Lissone
Ressa in stazione a Lissone

Una lunga lettera, inviata a il Cittadino, per «condividere alcuni temi relativi al servizio ferroviario partendo da numeri e fatti, elementi che più di ogni altra cosa possono spiegare i motivi delle modifiche introdotte con il cambio orario e descrivere lo stato dell’arte del sistema». Trenord ha preso carta e penna e ha scritto alla redazione del nostro giornale dopo i numerosi servizi dedicati alle difficoltà del trasporto pubblico su ferro degli ultimi mesi. In particolare, la società guidata ora dall’amministratore delegato Marco Piuri vuole «fare chiarezza riguardo a quanto riportato nell’articolo “Affanno Trenord: Seregno-Carnate, sui bus salgono solo 15 pendolari” pubblicato sul Cittadino lo scorso 15 dicembre» e consultabile online cliccando qui.

Il nuovo orario

«Il provvedimento di sostituzione di alcuni treni con i bus, introdotto con l’orario invernale entrato in vigore lo scorso 9 dicembre, riguarda 139 corse che trasportano meno di 50 passeggeri, su un totale di oltre 2.300 in tutta la Lombardia. Con esso si mira a recuperare affidabilità e regolarità per l’intero sistema, senza toccare i servizi forniti ai grandi flussi di pendolari. Le variazioni riguardano infatti treni con pochi passeggeri o treni festivi che hanno valide alternative».

«Nei primi giorni dall’introduzione dell’orario invernale abbiamo colto segnali incoraggianti, rilevando come il numero delle soppressioni per responsabilità di Trenord si sia ridotto. Prima dell’entrata in vigore del nuovo orario, era soppresso il 5,1% delle corse; dopo il 9 dicembre la percentuale di soppressioni giornaliere è stata inferiore al 2%. I bus sostitutivi – mezzi moderni e confortevoli – hanno circolato regolarmente; i primi giorni hanno permesso di mettere a punto il servizio».

La Seregno-Carnate e la linea S9

«Per quanto riguarda la Seregno-Carnate, prima del 9 dicembre i treni della linea registravano una media di 14 passeggeri per corsa. I bus sostitutivi in servizio con il nuovo orario sono risultati più che adeguati alla domanda e hanno circolato regolarmente. Sulla linea S9 Saronno-Seregno-Albairate è rimasta invariata l’offerta di mobilità da lunedì al sabato, a esclusione di una riduzione delle corse negli orari a domanda debole. La domenica e i festivi sulla linea circola un treno ogni 60 minuti. La puntualità, che prima del 9 dicembre era pari al 50%, già nella prima settimana con il nuovo orario ha sfiorato il 90%: un miglioramento che ha ripercussioni positive sul trafficatissimo nodo di Monza, da cui passano ogni giorno circa 350 treni.

La Chiasso-Como-Milano

«Sulla linea S11 il servizio è rimasto invariato nei feriali, con un treno ogni 30 minuti per un totale di 75 corse al giorno; la domenica e nei festivi circola un treno ogni 60 minuti. Oggi la puntualità è del 64%: un risultato certamente ancora da migliorare, che registra però una crescita di 5 punti percentuali sia rispetto al mese di novembre, sia rispetto allo stesso periodo del 2017. Nella prima settimana dopo il 9 dicembre, sulla linea sono state soppresse totalmente 3 corse su 502 treni circolati, ovvero lo 0,5%. Altre 15 corse hanno subito limitazione di percorso».

«Colpa dell’infrastruttura»

«Infine, per quanto riguarda le linee Lecco-Milano e Paderno-Milano, la scorsa settimana il servizio è stato fortemente compromesso da problemi all’infrastruttura: martedì 11 dicembre il tardato ripristino della circolazione in seguito a lavori notturni sulla rete tra Lecco e Colico a opera di Rfi, mercoledì 12 dicembre un guasto a Carnate».