Trasporti, i pendolari dei bus e la nuova tessera elettronica: come fare per averla

Se i pendolari che si muovono in treno si devono districare tra nuovi abbonamenti e richieste di rimborso, quelli degli autobus di Autoguidovie devono dotarsi di tessera elettronica. E non è così facile.
Monza Autoguidovie
Monza Autoguidovie Fabrizio Radaelli

Il popolo dei pendolari è tornato a muoversi sui mezzi gommati di Autoguidovie, ma con l’avvio del sistema tariffario integrato la routine del viaggiatore ha subito qualche scossone. Forse complicandogli la vita. Non tanto per la modifica del sistema di divisione a zone, quanto per la confusione che si è generata tra gli abbonati a proposito della tessera elettronica. Se da una parte alcuni viaggiatori riferiscono che «è il primo anno che dobbiamo farla, e non capiamo bene come funziona», dall’altra Autoguidovie rassicura: «Il sistema integrato ha introdotto novità nelle tariffe, nelle scontistiche e nelle opportunità, ma non nelle modalità. Anche gli scorsi anni era necessario avere con sé la tessera elettronica, che prima si chiamava Itinero ed oggi Stimb. Ma fisicamente è la stessa» e darebbe accesso ad alcune opportunità in più, come quella di attivare direttamente sulla tessera il proprio abbonamento.

Per riordinare le idee a chi non voglia essere a rischio multa, l’abbonato deve sempre portare con sé: tessera di riconoscimento Autoguidovie, cartacea, gratuita e da richiedersi online sul sito di Autoguidovie (la validità di quelle esistenti ma scadute è prorogata al 31 dicembre 2019); abbonamento cartaceo debitamente compilato con il periodo di riferimento e con il numero di tessera; tessera elettronica Stimb (Sistema tariffario integrato del bacino di mobilità) che per intenderci è la tessera arancione di Atm, che costa 10 euro e che «proprio per agevolare i clienti, si può fare fino al 30 novembre senza incorrere in sanzioni».

In alternativa all’abbonamento cartaceo, il titolo di viaggio si può caricare sulla tessera elettronica ma in tal caso – poiché a bordo dei bus Autoguidovie non ci sono adeguati sistemi di lettura – è necessario portare con sé anche lo scontrino di acquisto.

Tutto chiaro? Probabilmente sì, ma le difficoltà per i pendolari non sono finite. Proprio in relazione alla tessera elettronica: ci sono 3 modi per richiederla, non esattamente accessibili per i brianzoli. Quello più immediato è fare richiesta online dal sito di ATM, con tempi di ricezione a casa che “vanno dai 10 ai 15 giorni” dicono dall’altra parte della cornetta, dal servizio clienti ATM. Ancor più lunghi i tempi di ricezione presso rivendite autorizzate (20-25 giorni); nel periodo di attesa della tessera, si potrebbe comunque viaggiare con una ricevuta sostitutiva, ma il problema più grosso in questo caso è che le rivendite autorizzate per il rilascio sono quasi del tutto assenti in Brianza: serve andare a Monza (ATM point, oppure in viale Libertà 93 o in via Arosio 14) o a Concorezzo (via De Capitani 36). Terza e ultima opzione – l’unica che permette il rilascio immediato della tessera e la sua contestuale attivazione – è quella di recarsi a un ATM Point, a Milano o a Monza, in via Aspromonte 26.