Seregno, la polemica è sui libri vecchi della biblioteca

Polemica in consiglio comunale a Seregno sui libri vecchi della biblioteca civica che lasciano spazio a quelli nuovi finendo anche al macero. Le minoranze propongono di rinforzare il book sharing.
Uno dei tanti booksharing con libri gratuiti posti nelle strade (foto Volonterio)
Uno dei tanti booksharing con libri gratuiti posti nelle strade (foto Volonterio)

A Seregno anche i libri sono motivo di polemica. L’argomento è stato discusso nell’ultima seduta di consiglio comunale, quando dai banchi della minoranza, Ilaria Cerqua, capogruppo di Forza Italia, ha fatto le pulci all’assessore alla cultura, Federica Perelli.

“La biblioteca civica Pozzoli acquista libri nuovi – aveva affermato l’assessore – ed esiste la politica dello scarto che ha come obiettivo di incrementare il patrimonio e rinnovarlo in continuazione. I libri vecchi, datati e molto usati vengono avviati al macero in quanto inutili per i cittadini che in biblioteca sperano di trovare sempre le novità librarie”.

Concetto che non era stato gradito dai gruppi di minoranza. L’assessore Perelli aveva poi aggiunto: “La costante revisione del patrimonio librario è un indice di valore e regola fondamentale nell’attività di una biblioteca di pubblica lettura. La nostra biblioteca civica ha un patrimonio librario di circa 88 mila titoli. Ovviamente, per fornire un servizio di qualità ai propri utenti, procede all’acquisto di circa 3 mila titoli ogni anno: banalmente, per trovare posto sugli scaffali ai nuovi titoli occorre eliminare libri non più attuali. Vanno a scarto i libri che, per contenuto, non sono più attuali, quelli superati da nuove edizioni oppure quelli che da molto tempo non vengono richiesti per il prestito. Chiaramente, c’è attenzione a non eliminare titoli che possano avere comunque un interesse: per esempio, assicurandosi che lo stesso titolo rimanga comunque disponibile all’interno del catalogo del sistema bibliotecario di BrianzaBiblioteche, di cui Seregno fa parte”.

Nel suo intervento l’assessore alla cultura ha anche precisato che: “Testi troppo obsoleti o troppo consunti hanno come inevitabile destino il macero, mentre quelli ancora attuali e in buono stato possono essere destinati ad associazioni che se ne avvalgono per finalità sociali”.

Anche le donazioni dei privati devono essere giustamente collocate. “Chi dona i libri, di solito ha “fatto posto” nella sua libreria: se un libro non è più di interesse di chi lo ha acquistato, è immaginabile che non abbia una attualità per la generalità degli utenti della biblioteca”.

Nella replica la consigliera Ilaria Cerqua ha affermato che: “I libri vecchi e datati vengano avviati alla discarica al pari dei rifiuti non è affatto un gesto da biblioteca comunale”. Poi ha sottolineato come “nella nazione e anche nel mondo esistono iniziative in grado di mantenere in vita i vecchi libri, magari attraversi donazioni ad associazioni, circoli, scuole, carceri o a singoli privati interessati a quei libri. Di recente si è sviluppato il booksharing con libri gratuiti posti agli angoli delle strade. Invece di mandare i libri al macero si potrebbero usare per queste iniziative di mini-biblioteche all’aperto”.