Seregno, caso Barzago: vacanza forzata per don Marco Tagliabue

LEGGI Cos’è successo - Tiene ancora banco l’allontanamento del sacerdote seregnese, parroco della comunità pastorale Maria Regina degli apostoli per aver messo mano negli affari economici. Il comunicato dei vicario generale della Diocesi
Il seregnese don Marco Tagliabue ( foto Volonterio)
Il seregnese don Marco Tagliabue ( foto Volonterio)

Il santuario di santa Maria Nascente di Bevera di Barzago, in cui si celebra in forma solenne la patronale l’8 settembre, da luogo di profonda devozione, per il seregnese don Marco Tagliabue, parroco della comunità pastorale Maria Regina degli apostoli che comprende Barzago, Bulciago e Bevera, è diventato il suo purgatorio. Tanto che per aver scrupolosamente atteso ai compiti che sono propri di un parroco, interessandosi alla situazione economica dello stesso, nei due anni di presenza in quella comunità, l’ha subito al pari di un calvario, sino a trasformarsi in una via crucis, con l’allontanamento e la revoca al ruolo di responsabile.


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Esplicita, al proposito, la nota di monsignor Franco Agnesi, vicario generale della diocesi ambrosiana. Don Marco Tagliabue, 50 anni, attualmente si trova in famiglia in città e fra qualche giorno partirà per una meritata vacanza, quasi forzata, di cui avrebbe fatto volentieri a meno, in quanto avrebbe preferito restare in mezzo alla sua gente, che in questa intricata situazione gli sta dimostrando un affetto e una riconoscenza incredibile. “Nel comunicato del vicario generale letto in tutte le chiese della comunità pastorale- ha esordito don Marco- c’è tutta la positività possibile, ma la sostanza non cambia, rinviando tutto a settembre per una scelta di opportunità. Sono stato nominato parroco e responsabile della comunità Maria Regina degli apostoli nel settembre 2017, che era in atto da 9 anni creata dal mio predecessore don Fabrizio Ciotta. Subito dopo il mio insediamento nell’arco di sei mesi ho visitato tutte le famiglie portando il Vangelo. Nel frattempo ho rivisto una serie di convenzioni che erano obsolete. Ho organizzato una segreteria pastorale di aiuto amministrativo. Tutto è stato fatto coi tempi giusti e in tranquillità. Di più, ho creato un foglio settimanale in cui scrivevo con trasparenza quanto si stava svolgendo, e di conseguenza anche tutti i problemi amministrativi con logica evangelica e lungimiranza pastorale potevano aprire nuova fiducia anche per le generazioni di giovani”.

“Il problema vero- ha proseguito nella sua disanima dell’accaduto- è la progettualità dell’identità comunitaria stessa della comunità pastorale, che in diverse volte non è parsa così chiara. Io ringrazio il Signore perché in questi brevi anni mi ha dato la possibilità di portare questa testimonianza che ha coinvolto i fedeli, le famiglie e stavo iniziando a coinvolgere nuovi giovani”.

Avvisaglie che il suo lavoro di riorganizzazione amministrativa stava creando fastidio don Tagliabue l’aveva avvertito tanto che sul numero del novembre scorso di “Insieme”, il notiziario della comunità pastorale, scriveva tra l’altro: “ credo che il mondo di oggi, coi ritmi, le scadenze, i problemi troppo incalzanti, vorrebbe imporci di trovare sempre soluzioni immediate solo per tirare un po’ il respiro, gestire situazioni immediate, tappare i buchi, senza però proporre un cambiamento, una soluzione diversa, un sogno o una speranza futura”.

A Bulciago, sabato 13 luglio, alle 15, è stato convocato un consiglio pastorale straordinario presieduto dal vicario generale della diocesi di Milano, monsignor Franco Agnesi. Argomento di discussione l’allontanamento di don Marco Tagliabue, responsabile della comunità pastorale Maria Regina degli apostoli che racchiude le parrocchie di Barzago, Bulciago e Bevera, causato dall’attenzione che il sacerdote seregnese ha posto, secondo i compiti che competono ad un parroco, nel controllare l’amministrazione economica del santuario di Bevera e nella progettualità dell’intera comunità pastorale.

Una vicenda sicuramente sfuggita di mano al vicario episcopale monsignor Maurizio Rolla, tanto da non essere neppure invitato a presenziare al consiglio pastorale. Al termine della seduta monsignor Agnesi ha scritto una lettera che è poi stata letta in tutte e tre le chiese della comunità durante la messa vespertina. Il testo: “ho incontrato il Consiglio Pastorale della comunità e i sono confrontato con i consiglieri sulla questione complessa che ha provocato sofferenza e disagio.

Confermo la piena fiducia manifesta anche ai membri del consiglio in don Marco Tagliabue, come prete e pastore. Incontrandolo, ho compreso il suo affetto per la comunità e insieme la sua sofferenza e ho concordato l’opportunità che non continui l’incarico di responsabile. Contestualmente nel consiglio pastorale si è ritenuto opportuno mettere a tema esplicitamente una riflessione sul futuro volto della Comunità e delle sue necessità pastorali. Confermo che prossimamente verrà nominato il nuovo responsabile della comunità pastorale. Maria Regina degli Apostoli, ci accompagni, ci protegga e ci faccia camminare in comunione”. Bulciago 13 luglio 2019, firmato monsignor Franco Agnesi.