Movida violenta a Seregno: «Cari bar, mettete la vigilanza o chiusura alle 20»

L’amministrazione comunale ha notificato a quattro locali del centro altrettante ordinanze, finalizzate ad impegnare i gestori a prevedere per le serate tra il giovedì e la domenica un servizio d’ordine per garantire la sicurezza
Seregno - Le forze dell'ordine al lavoro per pattugliare l'ingresso in corso del popolo dalla piazza Roma
Seregno – Le forze dell’ordine al lavoro per pattugliare l’ingresso in corso del popolo dalla piazza Roma Paolo Colzani

Movida: l’amministrazione comunale di Seregno ha notificato mercoledì scorso a quattro locali del centro cittadino altrettante ordinanze, finalizzate ad impegnare i gestori a prevedere per le serate tra il giovedì e la domenica un servizio d’ordine, che contribuisca a garantire la sicurezza dei cittadini anche all’esterno degli esercizi. In alternativa, sarà disposta una chiusura anticipata alle 20. Lo ha comunicato il sindaco Alberto Rossi in consiglio comunale, la cui seduta è stata aperta da un dibattito con argomenti i fatti di cronaca recenti, la gambizzazione nell’ex concessionaria Opel lungo la Valassina e gang di ragazzini scatenati in centro.

«Per quanto riguarda le aree dismesse -ha commentato il primo cittadino-, serve un percorso di collaborazione con le forze dell’ordine e le proprietà. Abbiamo già messo in campo interventi di prevenzione, come quello per l’area tra il viale Edison e la via Colzani, e proseguiremo. Per i giovani, abbiamo aumentato i controlli in stazione ed intensificato le pattuglie con i Carabinieri. In più, abbiamo dato mandato di estendere il contratto della Mondialpol fino a metà settembre ad un servizio di vigilanza che vada oltre l’orario canonico di attività della Polizia locale».

Le considerazioni di Rossi non hanno soddisfatto il fronte leghista, con il capogruppo Edoardo Trezzi che per le politiche giovanili ha invocato azioni che non siano «gli incontri con i giovani che il sindaco ha fatto all’inizio del suo mandato», mentre Gabriella Cadorin ha lamentato che «sembra di vivere nel far west. Io un’idea di così poca sicurezza non l’ho mai avuta ed anche cittadini e commercianti sono dello stesso avviso». Su questo, il primo cittadino ha invitato ad evitare «speculazioni su ogni episodio. Il problema non è di quest’anno e le colpe prima non erano dei sindaci che mi hanno preceduto. L’obiettivo della sicurezza è di tutti».

Tiziano Mariani di Noi per Seregno ha quindi proposto un incremento della tecnologia al servizio della Polizia locale, aspetto «su cui oggi l’amministrazione ha falle non indifferenti», mentre per le aree dismesse ha suggerito un diverso calcolo dei costi dei ponteggi montati all’esterno per la sicurezza, così da scongiurare il rischio che le proprietà tergiversino e da spingerle ad agire. Chiara Novara di Forza Italia e Patrizia Bertocchi del Partito democratico hanno invece concordato sulla necessità che i temi di microcriminalità e giovani siano affrontati separatamente, mentre l’assessore alla Sicurezza William Viganò ha sottolineato che «ci sono privati che non presidiano le loro aree e noi dobbiamo utilizzare i soldi dei cittadini per i poteri sostitutivi» ed ha annunciato che il varco tra la piazza donatori di sangue ed il corso del popolo sarà chiuso.