Monza, Lena Yokoyama e uno Stradivari protagonisti del concerto in Reggia. In diretta anche sul Cittadino

Internazionale la storia del violino “Lam- ex Scotland University” protagonista domenica 9 gennaio alla Reggia di Monza con la musicista giapponese che da quasi vent’anni vive in Italia. Trasmesso anche su ilcittadinomb.it
Lena Yokoyama
Lena Yokoyama

Lo ha firmato il maestro Antonio Stradivari ma probabilmente, dicono gli esperti, ha visto anche le mani del figlio del più importante liutaio internazionale degli strumenti a corde: Francesco, che nel 1734, l’anno della nascita dello strumento, aveva già un ruolo da protagonista della bottega cremonese che ha portato nel mondo il carattere e l’impronta del suono italiano.

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Internazionale è anche la storia del violino “Lam- ex Scotland University” che domenica, 9 gennaio, sarà protagonista di un concerto alla Reggia di Monza trasmesso da ilcittadinomb.it sui suoi canali social in collaborazione con il Consorzio Villa reale: a dare voce allo Stradivari è Lena Yokoyama, musicista giapponese che da quasi vent’anni vive in Italia e che dal 2013 è incaricata dalla Fondazione Stradivari di effettuare pubbliche audizioni con gli strumenti conservati nella collezione del Museo del Violino di Cremona.

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«Ne sono felice e onorata» racconta l’interprete nata da Osaka, figlia di violinisti, formata in Italia anche con Salvatore Accardo, che racconta come la prima volta le è stato affidato uno Stradivari le tremassero «le mani: sia per il valore inestimabile dello strumento, sia per la storia che rappresentava» e che le era stato consegnato, come tanti della collezione del museo cremonese, negli anni. «I violini e gli strumenti musicali in genere, più invecchiano e più maturano» racconta alla vigilia del concerto dal salone d’onore della Villa reale di Monza. «Quello che può offrire uno Stradivari è questo: un suono maturo e profondo, che è in grado di offrire tanti colori e tante tessiture» ed è in questo senso che la musicista ha selezionato i brani che saranno interpretati negli spazi della Reggia: un repertorio che parte da Bach, cioè un autore coevo alla realizzazione dello strumento (che è datato 1734, cioè quando il compositore tedesco era un ragazzino e quindi cresciuto con lui) per attraversare i secoli e le possibilità delle corde che attraversano il violino. «Dà la possibilità di cambiare colore, cambiare sensazioni» racconta Lena Yokoyama, «così come accade con i vini».

E cioè: «Si può bere sempre un vino uno semplice, senza capire come valutare le differenze tra uno di bassa e uno di alta qualità. Con il violino è lo stesso: ascoltare il suono di uno Stradivari permette di capire la differenza» anche a chi non è abituato alle sfumature della musica classica. «Che è anche una delle mie passioni» aggiunge la musicista: «Offrire a tutti, e in particolare ai più giovani, la possibilità di capire la bellezza della musica classica, che non è difficile e complessa come si può pensare: i ragazzi hanno bisogno di occasioni per incontrarla, e questa spero che ne sia una».

«Che cosa cambia tra uno Stradivari e un altro strumento? A volte è difficile capire. Ci sono ottimi strumenti contemporanei e grandi liutai, di cui varrebbe la pena raccontare. Ma uno strumento antico permette di creare sfumature, colori, caratteri che la storia gli ha dato» racconta la musicista di Osaka, figlia di violinisti, che ha trovato in Italia un luogo in cui «la cultura della musica classica ha un fondamento altrove introvabile». E se comunque rimane difficile l’incontro dei ragazzi con la classica, racconta, «ci sono tanti talenti, che ho visto anche ai premi Chopin e Paganini», che raccontano di un Paese che «ha tante potenzialità e tanti talenti che possono crescere».

Un punto di partenza per tutti è il concerto di domenica, 9 gennaio, quando Lena Yokoyama impugnerà lo Stradivari “Lam- ex Scotland University” nel salone d’onore della Reggia per un concerto trasmesso in streaming: la diretta a partire dalle 15.30, il collegamento a partire da il cittadimomb.it o direttamente sui social: youtube e facebook.