Monza: il comitato Area Scotti fa appello ai cittadini contro i dieci piani all’ex Feltrificio

Continua la mobilitazione dei residenti dell’Area Scotti di Monza contro la proposta di variante al piano per l’ex Feltrificio, con la previsione di palazzi fino a dieci piani: l’appello a tutti i cittadini.
Cosa succederà a vialone Battisti con il progetto per l’ex Scotti
Cosa succederà a vialone Battisti con il progetto per l’ex Scotti

Un appello diretto alla giunta, come già fatto, ma anche a tutta la città: o meglio, a tutti i cittadino. A farlo è il comitato dei residenti Area Scotti che in poco più di una settimana si è mobilitato contro la proposta di variante per l’ex Feltrificio di vialone Battisti a Monza, dove oltre all’abbattimento della ciminiera e al trasferimento della realizzazione del Teatro della musica, sono previsti edifici fino a dieci piani di altezza.

LEGGI la proposta di variante

“Ci rivolgiamo quindi alla sensibilità dei cittadini e di chiunque sia interessato per opporci a questo ennesimo sfregio del nostro patrimonio identitario della città di Monza, gioiello d’Italia – hanno scritto in un comunicato dopo la conferenza stampa organizzata nella mattina di venerdì 3 luglio – . Chiediamo che la Giunta comunale riveda completamente il progetto, andando verso una drastica riduzione dei volumi e soprattutto delle altezze dei palazzi, prevedendo un serio piano di utilizzo dell’area che persegua un reale interesse pubblico. Ci riserviamo poi di intervenire anche nelle successive fasi del procedimento”.

LEGGI la petizione del comitato

Il progetto è stato reso pubblico dieci giorni fa: entro il 28 luglio è possibile presentare osservazioni e suggerimenti ed è la strada che intende intraprendere anche il comitato dei residenti, che in una manciata di giorni ha raccolto oltre 1.500 in una petizione online contro il piano su change.org.

LEGGI i palazzi più altri di Monza

“Con questo progetto, succede la solita logica speculativa che peraltro prevede 2 palazzoni di 10 piani, 1 di 9 più altri 4 edifici di 4, 3 e 2 piani, 30.000 metri cubi residenziali per oltre 140 abitazioni e 300 nuovi abitanti, privilegio di pochi e con un forte impatto ambientale su tutti – scrivono i residenti – . Una ferita al patrimonio storico culturale e paesistico della città, che ne cambierà per sempre l’immagine. Edifici ben visibili dal restaurato Belvedere della Villa Reale”.