La Prefettura: reati in calo nella Brianza nord, fare squadra contro la “movida selvaggia”

Giovedì a Seregno si è tenuta riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal Prefetto Patrizia Palmisani. Nel 2020 i reati nei sedici comuni di riferimento sono calati del 17%.
La riunione del Comitato a  Seregno
La riunione del Comitato a Seregno

Giovedì 15 luglio riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal Prefetto Patrizia Palmisani a Seregno: sotto la lente l’andamento dei reati nell’area nord della Provincia di Monza e della Brianza con riferimento all’anno 2020.

Nell’occasione il Prefetto, accompagnata dal Questore e dai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ha incontrato i sindaci e i rappresentanti delle Amministrazioni dei Comuni di Albiate, Barlassina, Besana Brianza, Briosco, Carate Brianza, Correzzana, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto, Renate, Seregno, Seveso, Veduggio con Colzano e Verano Brianza.

L’analisi dei dati relativi ai 16 Comuni, circa 220.000 residenti: «ha consentito di rilevare una diffusa riduzione dei fenomeni criminali nel corso dell’anno 2020 rispetto al 2019» dicono dalla Prefettura. I reati in generale sono calati del 16,98%. L’attenzione è stata rivolta in particolare ai reati che più minano la sicurezza percepita: -28,15% dei reati contro il patrimonio, -14,71% dei reati in materia di stupefacenti, -20% delle violenze sessuali e -30,43% dei maltrattamenti in famiglia.

La Prefettura: reati in calo nella Brianza nord, fare squadra contro la “movida selvaggia”
Il prefetto con il sindaco di Seregno Alberto Rossi e il presidente della Provincia

Ad influire sul calo generalizzato è stata ovviamente anche l’emergenza epidemiologica e le stringenti misure di contenimento del contagio adottate nella fase più acuta del trimestre marzo-aprile-maggio. A contare, tuttavia, è stato anche il fatto che nella Provincia di Monza e della Brianza si sia raggiunta la piena operatività delle articolazioni territoriali delle Forze di polizia, istituite nel corso del 2019.

I dati lo dimostrano: «nella macroarea del nord della Provincia è stato rilevato un aumento del 32% delle persone identificate e del 40,4% dei veicoli controllati» dicono dalla Prefettura.

Il prefetto ha invitato i sindaci a rivolgere la massima attenzione al monitoraggio del contesto territoriale di riferimento, al fine di intercettare tempestivamente – attraverso gli uffici dei servizi sociali, gli sportelli unici per le attività produttive e i Comandi delle Polizie locali – «possibili segnali di disagio economico che potrebbero determinare non soltanto problematiche di carattere sociale, ma anche un aumento del rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nell’ambito dell’economia legale».

A proposito del tema “movida”, Palmisani ha voluto condividere con i sindaci della Provincia alcune indicazioni su possibili iniziative condivise da porre in essere in chiave preventiva e di contrasto. L’approccio al fenomeno deve avere una chiave «esclusivamente securitaria», in quanto non sempre lo stesso si manifesta in comportamenti penalmente rilevanti, ha sottolineato il prefetto, che ancora una volta ha richiamato l’attenzione sull’importanza che le istituzioni facciano squadra promuovendo una strategia coordinata per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di tenere comportamenti civili e responsabili, sostenere l’attività di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia con iniziative di prevenzione, intervenendo in particolare nell’ambito della regolazione degli orari e delle modalità di utilizzo degli spazi pubblici da parte degli esercizi di ristorazione, contrastare alcune condotte in grado di ingenerare allarme sociale e rischi per la sicurezza quali l’abuso di alcool e l’utilizzo di contenitori di vetro.