Il sindaco sui contagi Covid ad Agrate Brianza: «Siamo da zona rossa in modo estremamente significativo»

Con 187 positivi al virus e 11 ricoverati: «siamo sopra l’indice dei 250 nuovi positivi (nei sette giorni precedenti) ogni 100.000 abitanti. I comuni limitrofi non sono in questa situazione, troppe persone continuano a comportarsi come niente fosse».
Il sindaco di Agrate
Il sindaco di Agrate Fabrizio Radaelli

I contagi Covid ad Agrate Brianza continuano ad aumentare. Potrebbero essere chiusi i parchi del territorio per limitare gli assembramenti. «Siamo a 187 persone attualmente positive, di cui 11 ricoverate, e da diverse settimane sopra l’indice dei 250 nuovi positivi (nei sette giorni precedenti) ogni 100.000 abitanti, utilizzato per determinare i territori in zona rossa. Da alcuni giorni lo siamo in modo estremamente significativo – ha fatto sapere il sindaco Simone Sironi. I comuni limitrofi non sono in questa situazione, anche se ovunque i numeri dei contagi sono in crescita».

« La decisione relativa al “colore” e quindi alle limitazioni per un determinato territorio, spetta al Presidente della Regione – prosegue il primo cittadino – In qualità di sindaco non posso far altro che sentirmi quotidianamente con Ats per monitorare l’andamento della situazione e prendere provvedimenti che mi competono. In particolare, abbiamo messo in campo tutte le forze a disposizione per i controlli sul territorio: Protezione civile e Polizia locale sono da giorni impegnate sulle strade, nei parchi e giardini pubblici».

C’è però un problema alla base di tutto. «Purtroppo troppe persone non capiscono e continuano a comportarsi come niente fosse. Ragazzi, ma anche adulti: che cosa non è chiaro? Perché solo la paura di una multa fa cambiare atteggiamento? A volte non basta neanche quello, si è pronti a far questione pensando di aver pure ragione. Che cosa c’è ancora da capire, a distanza di un anno? Nei prossimi giorni prenderemo le decisioni che ci competono. Le aree gioco sono già chiuse per effetto delle ultime disposizioni. Se sarà necessario, pur con dispiacere, chiuderemo parchi e parchetti – ha detto Sironi -. Con la convinzione, però, che se il cambiamento non parte da noi, dai nostri comportamenti nei luoghi pubblici e privati, nulla potrà mai davvero risolvers»i.

«Non abbiamo un vigile che possa seguire ogni singolo cittadino 24 ore al giorno per 7 giorni. Non sarebbe neanche giusto. Ognuno dovrebbe essere in grado di rispettare le norme e di farle rispettare ai propri figli, se ne ha. Chiedo, davvero, di cambiare atteggiamento a tutti coloro che hanno pensato di essere liberi di poter trasgredire le regole. Tanti mi chiedono: quando ne usciremo? Mi piacerebbe rispondere: adesso. Siamo tutti stanchi, io per primo, di questa situazione. Realisticamente, però, rispondo: quando tutti, non solo alcuni, ce la metteranno tutta per uscirne davvero» ha concluso.