I numeri Istat degli incidenti stradali, Aci Milano: «Ancora lunga la strada per prevenzione e sicurezza»

Diffusi i dati Istat sugli incidenti stradali. Sulle strade della provincia di Monza e Brianza nel 2019 non ci sono state grosse variazioni. Aci Milano: «Ancora molta strada in termini di prevenzione e innalzamento dei livelli di sicurezza».
Usmate Velate tangenziale incidente stradale mortale
Usmate Velate tangenziale incidente stradale mortale

I numeri degli Incidenti stradali sulle strade della provincia di Monza e Brianza secondo i dati Istat riferiti al 2019 dicono che sono stati 2.694 (+71) con 26 morti (+2) e 3.507 feriti (- 23). In diminuzione i numeri di Milano con 13.607 (-196) con 106 morti (-10) e 18.097 feriti (-249). Analizzando il periodo 2010-2019 il numero di morti è diminuito del 24,82% a Milano, a Monza e Lodi non ci sono state grosse variazioni (a Lodi i decessi sono aumentati, +7). E Monza è tra le province in cui gli incidenti risultano meno gravi con un indice di mortalità inferiore a 1 morto ogni 100 incidenti.

I primi dati del 2020 mostrano già l’onda lunga del lockdown. “La pandemia ha modificato radicalmente le abitudini di tutti, con forti ripercussioni sulla mobilità che si protrarranno anche nel prossimo futuro”, si legge nella relazione. Nel periodo di lockdown il tasso di mobilità (percentuale di persone che ha compiuto almeno uno spostamento in giornata ad eccezione dei tragitti a piedi inferiori ai 5 minuti) è passato dal 85% al 32% con una diminuzione del 62% mentre la lunghezza media degli spostamenti è diminuita del 40%. Per contro è positiva lla diminuzione di incidenti stradali dovuta alla minore esposizione al rischi.

«Leggiamo con preoccupazione i dati diffusi da Aci Istat sugli incidenti stradali avvenuti nel 2019 nelle 106 province italiane, comprese quelle di nostra competenza territoriale: Milano, Monza e Brianza e Lodi – dice Geronimo la Russa, presidente di ACI Milano – Tenuto conto che l’UE aveva posto l’obiettivo di dimezzare i morti per incidente stradale nel decennio 2010-2020 è facile rendersi conto che dobbiamo percorrere ancora molta strada in termini di prevenzione e innalzamento dei livelli di sicurezza. Oltre ai drammi umani, questa situazione comporta anche enormi sprechi per la collettività: basti pensare che solo nella Provincia di Milano sono stati conteggiati nel 2019 costi sociali pari a 1.073 milioni di euro. Occorrono più formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada, migliore gestione della circolazione e più controlli».

In Lombardia nel 2019 ci sono stati 32.560 incidenti (poco più dell’anno precedente, 32.553) con 438 morti (in calo rispetto al 2018, 483).

I  numeri Istat degli incidenti stradali, Aci Milano: «Ancora lunga la strada per prevenzione e sicurezza»
Infografica Istat incidenti stradali 2019

In generale in Italia nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) e 241.384 feriti (-0,6%). Il numero dei morti diminuisce rispetto al 2018 (-161, pari a -4,8%), per il secondo anno consecutivo dopo l’aumento registrato nel 2017, e si attesta sul livello minimo mai raggiunto nell’ultima decade.

I  numeri Istat degli incidenti stradali, Aci Milano: «Ancora lunga la strada per prevenzione e sicurezza»
Infografica Istat incidenti stradali 2019

Tra le vittime risultano in aumento i ciclisti (253; +15,5%) e i motociclisti (698; +1,6%); in diminuzione le altre categorie di utenti: pedoni (534; -12,7%), ciclomotoristi (88; -18,5%), occupanti di veicoli per il trasporto merci (137; -27,5%) e automobilisti (1.411; -0,8%).

Vittime dei mortali sono stati 2.566 uomini e 607donne. I conducenti deceduti sono 2.222 (1.987 uomini e 235 donne), i passeggeri 417 (243 uomini e 174 donne) e i pedoni 534 (336 uomini e 198 donne). I livelli massimi si registrano nelle classi di età 20-24 e 45-54 anni per gli uomini e tra i 75 e gli 89 anni per le donne. Rispetto all’anno precedente, le vittimea umentano tra i giovani di 20-29 anni – più spesso uomini e conducenti di autovetture e motocicli – e trai 45-54enni -frequentemente conducenti di biciclette e autocarri.

A livello nazionale sono state promosse molte iniziative per la protezione dei bimbi in auto e lanciate campagne di sensibilizzazione dedicate alla sicurezza dei più piccoli. Tuttavia gli effetti positivi non sono ancora tangibili: nel 2019 sono 35 i bambini tra 0 e 14 anni che hanno perso la vita in incidenti stradali (34 nel 2018)

“L’obiettivo di “zero vittime”, stabilito nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2020, è ancora lontano. Quanto ai feriti negli incidenti stradali, si tratta prevalentemente di giovani tra i 20 e i 29 anni. Rispetto all’anno precedente sono in aumento tra i bambini di 0-14 anni e tra gli ultra cinquantacinquenni” si legge.

Dall’esame delle contravvenzioni nel 2019 i comportamenti scorretti sanzionati alla guida aumentano del 6.7%. La velocità rimane il comportamento scorretto più frequente e più sanzionato sia dentro sia fuori i centri abitati. Aumentano le sanzioni per inosservanza della segnaletica (+12,4%) e per il mancato uso di lenti o l’uso improprio di telefoni cellulari o cuffie (+18,6%). In aumento anche, su strade urbane extraurbane e autostrade, il mancato uso di cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini.