I carabinieri Tpc di Monza restituiscono al Libano una lastra con fossili di milioni di anni fa

Si tratta di un reperto antichissimo, risalente al periodo Cretaceo libanese, tra i 145,5 e i 65,5 milioni di anni fa che i militari hanno ricevuto dall’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo di Milano, proveniente da un lascito testamentario di una signora svizzera, deceduta a Milano.
Il maggiore Francesco Provenza restituisce al console libanese la preziosa lastra
Il maggiore Francesco Provenza restituisce al console libanese la preziosa lastra

Una lastra con tredici pesci fossili (Diplomystus), risalente al periodo Cretaceo libanese, tra i 145,5 e i 65,5 milioni di anni fa, è stata restituita al Console Generale del Libano a Milano, Khalil Mohamad, dal maggiore Francesco Provenza, comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza.

Si tratta di un reperto preziosissimo che i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza si sono visti consegnare dall’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo di Milano, Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto, proveniente da un lascito testamentario di una signora svizzera, deceduta a Milano, e sul quale hanno avviato accertamenti. Appurato che il fossile non era presente nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo gestito dal Comando TPC, all’interno del quale sono censiti oltre un milione e trecentomila beni da ricercare, hanno affidato la lastra al Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano per verificarne l’autenticità, quindi, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, sono stati restituiti allo Stato di appartenenza.