Expo 2015, ritmi serrati a meno di due mesi dall’inaugurazione ufficiale

Mancano ormai meno di due mesi e il conto alla rovescia per l’apertura di Expo 2015 è cominciato. Perché il tempo stringe. A Rho i ritmi di lavoro sono serrati, ma «siamo assolutamente ottimisti, ce la faremo». Lo ha detto Roberto Maroni dopo l’ultimo sopralluogo. Consegnato il primo padiglione, record di biglietti.
Expo 2015, ritmi serrati a meno di due mesi dall’inaugurazione ufficiale

Mancano ormai meno di due mesi e il conto alla rovescia per l’apertura di Expo 2015 è cominciato. Perché il tempo stringe. A Rho i ritmi di lavoro sono serrati, ma «siamo assolutamente ottimisti, ce la faremo». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni all’ultimo sopralluogo a Milano, in settimana, sui luoghi che ospiteranno l’esposizione internazionale,

«Adesso dobbiamo spingere sull’acceleratore, perché siamo al rush finale, all’ultimo miglio. Che è anche il più intenso, ce la faremo», ha ribadito il governatore.

A meno di due mesi dall’inaugurazione dell’1 maggio nel cantiere sono impegnate oltre 5mila persone, che ora della fine dei lavori arriveranno a seimila. L’obiettivo è terminare tutto in tempo: dal Padiglione Italia alla Lake arena dove ha preso forma l’Albero della Vita – simbolo dell’esposizione dedicata al nutrimento del pianeta, una struttura di legno e acciaio alto 35 metri e pesante 240 tonnellate – ai 52 padiglioni stranieri.

La Repubblica Ceca presenterà ufficialmente il padiglione il 10 marzo a Milano, mentre mercoledì 4 marzo è stato consegnato il primo padiglione: quello del gruppo immobiliare cinese Vanke che si ispira alla Montagna sacra della Cina con 4.200 piastrelle rosse.

Maroni, ha verificato anche lo stato di avanzamento del padiglione Lombardia, annunciando che «verrà presentato nelle prossime settimane. Abbiamo tenuto molto ad allestire questo padiglione per valorizzare i nostri territori e, mutuando il tema di Expo, abbiamo coniato il motto ’nutrire il futuro’, perché ricerca e innovazione sono una vocazione della nostra regione».

Per quando riguarda i finanziamenti statali, il presidente lombardo ha ricordato che «avevamo chiesto al Governo un contributo di 25 milioni per intensificare il trasporto pubblico. Se questi fondi non arriveranno, non potremo intervenire sui collegamenti fra la Lombardia e le altre regioni. Mentre i trasporti pubblici all’interno della regione Lombardia verranno comunque potenziati. Se lo Stato non ci aiuterà, troveremo noi i soldi. Dovremo tagliare da qualche altra parte, ma lo faremo».

Intanto, Expo 2015 si gode un piccolo record: avrebbe già raggiunto 8.5 milioni di biglietti venduti, grazie soprattutto alla spinta della stampa estera e del New York Times. Lo ha detto il commissario unico Giuseppe Sala, convinto che l’esposizione chiuderà i conti in pareggio. Grazie alla vendita degli ingressi e soprattutto agli sponsor (che hanno già dato 380 milioni).