Covid e scuola: per rientrare dopo la guarigione serve (anche) il certificato del pediatra

Le segreterie scolastiche stanno diramando la procedura che regolamenta il rientro in classe aggiornata da Ats Brianza, con alcune variazioni rispetto alla documentazione che è già necessaria per il ritorno a scuola: oltre al tampone negativo anche la certificazione di rientro sicuro in comunità scolastica rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
Medico - foto creata da teksomolika/it.freepik.com
Medico – foto creata da teksomolika/it.freepik.com

Somiglia sempre più a un percorso a ostacoli il rientro in classe degli studenti guariti da Covid-19. Le segreterie scolastiche stanno infatti diramando proprio in questi giorni la procedura che regolamenta il rientro in classe aggiornata da Ats Brianza, con alcune variazioni rispetto alla documentazione che è già necessaria per il ritorno a scuola.

È considerata “documentazione indispensabile” la certificazione di rientro sicuro in comunità scolastica rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.

«Non è sufficiente la presentazione del solo tampone negativo o l’attestazione di fine isolamento di Ats», fanno sapere dall’Agenzia di tutela della salute.

Dunque ora è necessario, in aggiunta all’esito negativo del tampone, anche il passaggio nello studio del pediatra che rilascia la certificazione di avvenuta guarigione, per poter tornare a scuola dopo essere usciti dall’isolamento.

«Senza la certificazione del medico – precisano dalle segreterie delle scuole – gli alunni non potranno essere riammessi a scuola».

Un passaggio ulteriore, che di fatto allunga la già complessa trafila che devono fare i genitori per garantire il rientro dei propri figli dopo un esito positivo del tampone.

Un’altra novità riguarda l’attestazione di fine quarantena che ora non viene più inviata da Ats ai soggetti interessati.

La situazione ormai è troppo sfaccettata perché il sistema riconosca chi esce dalla quarantena avendo completato il ciclo vaccinale, o avendo fatto l’ultima vaccinazione da più di 120 giorni o per chi non ha ancora ultimato tutte le dosi previste. Quindi la certificazione di fine quarantena non è più prevista, mentre è sempre Ats che invia l’attestazione di quarantena per contatto stretto con la quale è possibile accedere (gratuitamente) alle farmacie convenzionate per eseguire il tampone di controllo.

Ma non è solo l’aspetto burocratico a preoccupare le famiglie. A dieci giorni dal rientro in classe dopo la pausa natalizia sono tanti gli alunni, soprattutto della scuola dell’infanzia e della primaria, che non sono ancora potuti tornare a scuola perché a casa in isolamento. Per gli alunni delle elementari non tutte le scuole hanno attivato la dad. Il provvedimento diramato ai dirigenti, infatti, non prevede automaticamente l’attivazione della didattica a distanza per tutti gli assenti.

Un problema in più per questo inizio di 2022 nelle scuole, all’insegna delle tante (forse troppe) regole in continuo aggiornamento.