Coronavirus, l’aggiornamento dell’assessore Gallera: 7.280 positivi, 149 persone decedute in un giorno

L’aggiornamento quotidiano dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera: 7.280 i casi positivi al Coronavirus in Lombardia, 617 il numero delle persone decedute (+149 in 24 ore). A Monza e in Brianza i positivi sono 85 (+20).
Giulio Gallera
Giulio Gallera

Sono 7.280 i casi positivi al Coronavirus in Lombardia nell’aggiornamento a mercoledì 11 marzo. Erano 5.791 il giorno prima, ma l’incremento significativo è dovuto all’esame di un numero di tamponi che martedì non era ancora stata processata. Lunedì erano 5.469.


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È solito a 617 il numero delle persone decedute (+149 in 24 ore). Gli altri dati: in isolamento domiciliare 1.351 (1.248/756/722), in terapia intensiva 560 (466/440/399/359). Per fasce d’età, in terapia intensiva c’è il 38% dei pazienti che ha tra 64 e 75 anni, il 20% ha più di 75 anni, il 32% ha trai 50 e i 64 anni, il 9% ha trai 25 e i 49 anni e l’1% tra i 18 e i 24 anni.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.852 (3319/2.802/2.217/1.661). Ogni giorno sono quindi circa 500 le persone in più e “per fortuna – ha sottolineato Gallera – non è un dato esponenziale, anche se è troppo presto per dire se è un segno da prendere in considerazione”. Sono 25.629 (21.479/20.135/18.534/15.778) i tamponi effettuati,

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi 6 giorni: Bergamo 1.815 (1.472/1.245/997/761/623/537); Brescia 1.351 (790/739/501/413/182/155); Comno 77 (46/40/27/23/11/11); Crema 1.061 (957/916/665/562/452/406); Lecco 113 (89/66/53/35/11/8); Lodi 1.035 (963/928/853/811/739/658);
Monza e Brianza 85 (65/64/59/61/20/19)
; Milano e città metropolitana 925 (592/506/406/361, di cui 359 a Milano città); Mantova 137 (119/102/56/46/32/26); Pavia 403 (324/296/243/221/180/151); Sondiro 13 (7/7/6/6/4/4); Varese 75 (50/44/32/27/23/17). Sono 190 in corso di verifica.

Monza e la Brianza è considerata una delle province con numeri ancora ridotti.

L’assessore Gallera ha sottolineato come “stia crescendo la consapevolezza dell’emergenza. Tutti insieme – ha aggiunto – dobbiamo continuare ad impegnarci per bloccare la diffusione di questo virus. Bisogna evitare di contagiare e di essere contagiati. È un bel segnale, gli italiani stanno comprendendo che la battaglia riguarda tutti e che va giocata fino in fondo”.

Ha anche chiarito la questione emersa nei giorni scorsi e legata alle terapie intensive che sceglierebbero chi curare in base all’età: “In Regione Lombardia non c’è nessuna linea guida per privilegiare alcuni malati rispetto ad altri. Il personale fa le valutazione sulle singole criticità dei pazienti. Il lavoro dei medici è teso a curare tutti i pazienti e non c’è un medico che non stia dando il massimo per offrire il meglio delle cure, e tutti sono impegnati al massimo”.

La Lombardia aveva 724 posti in terapia intensive: “Oltre ai 223 che siamo riusciti ad aprire nelle prime due settimane – ha spiegato – fra ieri e oggi ne abbiamo aperti altri 43 arrivando a 920. Ne apriremo altri ancora, mentre andiamo avanti a esplorare anche altre possibilità. Non vogliamo fermare il cuore della Lombardia ma rallentarlo, facendo salvi tutti i servizi essenziali”.

La Regione Lombardia ha anche attivato la casella di posta elettronica perlalombardia@regione.lombardia.it alla quale è possibile segnalare la disponibilità come medico o infermiere.

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