Coronavirus, i Ristoratori Uniti che portano i pasti in regalo agli ospedali

Ri. Un. ovvero i Ristoratori uniti che a Monza e in Brianza, chiusi i locali come previsto dalle disposizioni per il contenimento della diffusione del coronavirus, hanno unito le forze per portare pasti caldi agli ospedali e pronto soccorso del territorio.
Monza Vincenzo Butticè
Monza Vincenzo Butticè Fabrizio Radaelli

Ogni giorno, dal giorno della serrata di bar, ristoranti e pizzerie, i ristoratori della Brianza stanno perdendo un fatturato di oltre 6 milioni di euro. A rendere noto il dato è il neonato comitato Ristoratori Uniti (Ri. Un.) che in pochissimi giorni ha raccolto oltre 350 adesioni tra gli addetti ai lavori della Brianza, che hanno deciso di fare squadra per affrontare insieme l’emergenza attuale e, soprattutto, la catastrofe economica che potrebbe seguire.

«Riconosciamo certamente gli sforzi che il governo centrale sta mettendo in atto per combattere questa guerra – spiega Vincenzo Butticè (nella foto sopra), titolare del ristorante Il Moro, referente del comitato Ri. Un. – ma il vero problema per il nostro settore arriverà dopo. Manca una reale pianificazione per affrontare la ripresa, se mai ci sarà. Il Coronaviris purtroppo spazzerà via molte realtà della ristorazione nel nostro territorio e in tutto il Paese».

Il mercato brianzolo conta 3.800 aziende su un totale di 50.925 in tutta la Lombardia. A lavorare nel settore della ristorazione sono 152.291 famiglia lombarde di cui 11.500 solo in Brianza.
«Assumendo come ipotesi quarantacinque giorni tra inattività totale e parziale, la perdita stimata è di 277.709.102 euro», conferma Butticè.

Per questo il comitato Ri. Un., in accordo con altri gruppi analoghi nati in questi giorni in tutte le regioni, ha voluto dare voce a tutti gli operatori del settore.

«Abbiamo unito le forze per poter affrontare con una visione di insieme le difficoltà del settore dettate dalla contingenza. Creando il comitato vogliamo unire i bisogni per avere peso e forza ed essere così ascoltati dagli enti locali e dalle istituzioni centrali e periferiche».

I ristoratori di Ri. Un. pensano però anche al presente. È nata così Hospitaldeliveryweek, un’iniziativa etica e solidale. I ristoranti aderenti mettono a disposizione ogni giorno le riserve delle loro dispense per consegnare trenta pasti caldi o freddi ma anche panini e pizze a medici e infermieri dei reparti di terapia intensiva degli ospedali del territorio, dal San Gerardo a Vimercate, Carate e Desio ma anche agli operatori della Croce Rossa e della Protezione civile.