Chiudono bar, ristoranti e pizzerie: Coldiretti calcola le perdite a cascata

Chiudono per lockdown bar, pizzerie e ristoranti (salvo servizi d’asporto o domicilio) e Coldiretti stima in 1 miliardo le perdite in un mese in Lombardia. Sono oltre 3mila gli esercizi a Monza e Brianza.
Monza
Monza Fabrizio Radaelli

Sono oltre 3mila in Brianza e 51mila in tutta la Lombardia i bar, pizzerie e ristoranti interessati dalla chiusura, alle 18 del 5 novembre (salvo servizi d’asporto o domicilio), imposta dalla zona rossa prevista per la Lombardia dall’ultimo Dpcm. Coldiretti ha stimato una perdita di fatturato di almeno un miliardo di euro in un mese e 250 milioni di euro in mancati acquisti di cibo e bevande lungo la filiera agroalimentare.

«La Lombardia – spiega la Coldiretti – è la regione italiana con il maggior numero di locali per il consumo di cibo e bevande fuori casa. A livello provinciale, il primo territorio è quello di Milano con oltre 18mila esercizi, seguono Brescia con circa 7mila, Bergamo con più di 5mila, Varese con quasi 4.000 mila locali, Monza e Brianza oltre 3 mila, Pavia e Como con circa 3mila, Mantova con circa 2.000, Cremona con 1.700, Lecco con circa 1.400, Sondrio con 1.100 e infine Lodi con poco meno di 1.000 esercizi dedicati alla ristorazione».

Coldiretti è coinvolta perché gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare «con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco – continua la nota – A preoccupare sono anche le limitazioni a carico delle aziende agrituristiche che si trovano in grande difficoltà quest’anno per le misure di contenimento già adottate e il crollo del turismo. Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy».