Che cosa c’è sul Cittadino di giovedì 18 ottobre 2018

La Villa reale che potrebbe chiudere part time, Luxottica che la affitta, le analisi archeologiche nei giardini reali a caccia di tracce austriache. Poi l’eterno inferno dei treni con le aggressioni, il mondo agricolo che resiste, i cappelli Cambiaghi che rinascono: ecco il Cittadino di giovedì 18 ottobre.
Che cosa c’è sul Cittadino di giovedì 18 ottobre 2018

Possibile che a soli quattro anni di distanza dalla riapertura la Villa reale possa torna part time? Possibile, o meglio: è una richiesta del concessionario che il Consorzio con tutte le parti in causa sta mettendo sul tavolo per valutare i pro e i contro. C’è questo in apertura del Cittadino di giovedì 18 ottobre 2018, mentre arriva la conferma che a novembre la reggia sarà chiusa un mese per affittarla a Luxottica che ha scelto Monza per presentare ai suoi clienti di tutto il mondo le collezioni del prossimo anno. Per il sindaco – presidente della reggia – a conti fatti «un’opportunità di visibilità internazionale» fatti anche i conti con gli esigui ingressi alla Villa nello stesso mese.

Ci sono però anche ottime notizie: quello dell’avvia della campagna di rilevazioni per capire se sotto i giardini reali ci sono i resti della prima loro versione, quella voluta in origine dagli austriaci, analisi realizzate con un georadar.

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Intanto, un’ipotesi: Rai Way lascia il parco perché costa troppo, ma se arrivasse al suo posto il museo della televisione italiana? Per ora solo idee, ma chissà.

E poi: sul giornale in edicola anche i 16 milioni di euro che i monzesi e i brianzoli con pensioni ricchi potrebbero perdere per i prossimi tre anni, il comma Bramini, la riapertura del dibattito sul forno crematorio a Monza, il concorso per trovare un nuovo comandante dei vigili e la sanità brianzola, messa sotto esame per conto della Regione Lombardia, che non se la passa benissimo.

In cronaca ancora i problemi di stazione e linee ferroviarie (un uomo aggredito in treno per una rapina da 10 euro), la raffica di spaccate alle auto parcheggiate in città, alcuni bengalesi che denunciano la richiesta di soldi in cambio delle pratiche per il rincongiungimento familiare. E ancora:una diga per salvare Monza dalle esondazioni del Lambro e i piani per rimediare alla chiusura del ponte di via Colombo, la proposta per canonizzare Vittorino Colombo, il mondo del cappello al quale i Musei civici dedicano una mostra proprio mentre un’erede di Cambiaghi rilancia lo storico marchio monzese. Ancora: il mondo agricolo monzese esiste ancora, sta cambiando e ha tante storie da raccontare.

E poi i quartieri (arrivano le barriere antirumore a San Rocco lungo la ferrovia), le storie (una 14enne che canta al concorso Mia Martini e Kullman che si merita l’intitolazione di una via), l’anniversario di San Biagio, Berlusconi al Brianteo, l’hockey che torna grande.

Infine l’economia (viaggio nella Brianza industriale che conquista il mondo) e la cultura, con la chiusura del Rina Sal Gallo che premia un pianisti di Mosca trentenne e Filippo Timi che porta al Manzoni in prima nazionale il suo primo spettacolo. Altro? Sì, tanto. Basta leggere il giornale in edicola giovedì 18 ottobre. Incluse le Strade del gusto che raccontano nuove prospettive per la torta paesana.