Centro socio educativo di Arcore: ha riaperto i battenti “Casa Perego”

Le porte dell’abitazione di fronte alla stazione di Arcore si sono riaperte lunedì 29 marzo nel pomeriggio per ospitare gruppi di quattro persone diversamente abili e trascorrere qualche ora insieme con momenti di svago.
Arcore Casa Perego Abitare la Comunità ha riaperto - la foto sui social
Arcore Casa Perego Abitare la Comunità ha riaperto – la foto sui social

Ha riaperto Casa Perego per i ragazzi del centro socio educativo “La vite”. Le porte dell’abitazione di fronte alla stazione di Arcore si sono schiuse lunedì 29 marzo nel pomeriggio per ospitare gruppi di quattro persone diversamente abili e trascorrere qualche ora insieme con momenti di svago, incontro e cena insieme ad altri cinque giovani studenti e lavoratori che risiedono stabilmente nella casa di piazza Martiri della Libertà.

Centro socio educativo di Arcore: ha riaperto i battenti “Casa Perego”
Arcore Casa Perego Abitare la Comunità ha riaperto – la foto sui social

«Si tratta della ripresa del progetto “Abitare la comunità” (promosso dalla Piramide Servizi nda) – dice la coordinatrice Annalisa Michelon – con tutte le precauzioni del caso. I ragazzi non si fermano a dormire la notte e anche il gruppo è ridotto da cinque a quattro unità. L’obiettivo che si pone questa iniziativa è di rendere per quanto possibile autonomo, nella vita di tutti i giorni, chi ha delle disabilità. È chiaro che, in questa fase, con le limitazioni imposte dal Covid, lo scopo principale è di far condividere dei momenti di svago ai ragazzi che possono stare in presenza e banalmente guardarsi negli occhi senza dover passare attraverso lo schermo di un pc».

Casa Perego aveva già riaperto i battenti anche a ottobre, ma la seconda ondata del Covid aveva fatto sospendere l’attività. Gli utenti diversamente abili che gravitano intorno alla casa sono 19 su un totale di 23 perché, come spiega Michelon: «la gran parte ha accettato con entusiasmo questa proposta qualcuno invece ha qualche timore in più legato ai rischi della pandemia».

Il progetto “Abitare la comunità” si va sommare alle attività del cse “La Vite” nella Casa del Lavoratore in via Roma. «Questa proposta l’abbiamo strutturata dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20.30, mentre il sabato la spalmiamo su tutta la giornata iniziando al mattino dalle 9 fino alle 17 – conclude Michelon -. Attualmente si trascorre qualche ora insieme, invece, nella fase antecedente la pandemia, i ragazzi passavano una quindicina di giorni nell’abitazione, seguiti da un educatore».