Caso Asfalti Brianza: il comitato chiede subito un incontro

LEGGI La riapertura parziale - Nuovo appello monzese dal comitato di quartiere Sant’Albino dopo il servizio che la trasmissione televisiva Le Iene ha dedicato martedì scorso alle attività di Asfalti Brianza.
Concorezzo Asfalti Brianza Iene
Concorezzo Asfalti Brianza Iene Michele Boni

«Prendete i dovuti provvedimenti». Nuovo appello monzese dal comitato di quartiere Sant’Albino dopo il servizio che la trasmissione televisiva Le Iene ha dedicato martedì scorso alle attività di Asfalti Brianza.
«Lo chiediamo a tutte le istituzioni, al nostro sindaco Dario Allevi e ad Arpa – hanno dichiarato i suoi membri in una nota stampa – Asfalti Brianza è un’azienda insalubre di prima classe e ci era stato detto che, rispettando i limiti imposti dalla legge, non provocava danni per la salute e poteva lavorare, pur trovandosi vicinissima a diversi centri abitati».


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Rispetto a questa versione ora, però, qualcosa sembra essere cambiato: «Le rilevazioni realizzate per il servizio tv dimostrano che le emissioni sono cancerogene e che provengono dalla Asfalti – hanno proseguito – e allora noi vogliamo sapere cosa abbiamo respirato in tutti questi anni e le possibili conseguenze sulla nostra salute e sull’ambiente. Vogliamo avere la certezza che le istituzioni non permettano che i cittadini siano esposti al rischio di tumori».

In calendario il prossimo 26 novembre una conferenza dei servizi dedicata all’analisi delle modifiche all’impianto proposte dall’azienda per la sua riapertura: «Chiediamo un incontro urgente con i nostri amministratori locali – hanno concluso da Sant’Albino e da San Damiano – Che gli enti preposti siano guidati dal dovere di salvaguardare la salute dei cittadini».

Il servizio delle Iene era andato in onda nella puntata del 12 novembre: il giornalista Alessandro De Giuseppe ha presentato il blitz all’impianto di produzione di bitume di circa un mese fa. La “iena” ha intervistato il sindaco Mauro Capitanio, il titolare dell’azienda Vincenzo Bianchi e un responsabile dell’Arpa; tutti e tre hanno confermato l’importanza della tutela della salute dei cittadini, infastiditi per diverso tempo dai miasmi sprigionati dalla ditta concorezzese.