Carate Brianza: il sindaco Veggian licenzia dalla giunta l’assessore Frigerio

Il sindaco di Carate Veggian revoca la nomina ad assessore a Eleonora Frigerio, titolare tra l’altro di bilancio, commercio, sport e ambiente. Il motivo? Le targhe commissionate all’azienda del compagno di Frigerio.
Elena Frigerio e Luca Veggian
Elena Frigerio e Luca Veggian

Bufera nella giunta caratese. Il sindaco Luca Veggian ha revocato la nomina ad assessore a Eleonora Frigerio con le seguenti deleghe in materia bilancio e programmazione, tributi, economato, ambiente, commercio, attività produttive, sport, associazioni sportive e personale. Il motivo? La chiacchierata vicenda delle 14 targhe (che l’amministrazione comunale ha consegnato domenica 27 giugno in Villa Cusani ai negozi e alle attività storiche) commissionate e pagate al compagno dell’assessore.

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È scritto nero su bianco sulla determina numero 413 del 25 giugno 2021, che stabilisce “di impegnare a favore della ditta Victory Communication Srl (di cui il compagno Claudio Mirabella è amministratore unico, nda) la somma complessiva di 1.342 euro per l’acquisto di 14 targhe”. Un affidamento diretto, che al contrario di quanto dichiarato dall’assessore Frigerio, non sarebbe stato condiviso a suo tempo con il primo cittadino. La revoca, come si legge nel decreto del sindaco n.17 “ha efficacia immediata”. “Pertanto, fino ad altra decisione, tutte le attività politico amministrative inerenti le deleghe revocate fanno capo al sindaco”, precisa il documento.

“In quest’ultimo periodo – scrive il sindaco nel decreto – le modalità di conduzione dell’azione amministrativa e le decisioni assunte nella sua veste di amministratore, da parte del sunnominato assessore Frigerio Eleonora, hanno compromesso l’identità di intenti della compagine politica al governo del Comune di Carate Brianza e la coesione politico – amministrativa necessaria a perseguire gli obiettivi indicati nel programma di mandato, irrimediabilmente pregiudicando i presupposti fiduciari posti a fondamento della nomina a suo tempo effettuata”.

E ancora: “Il venir meno della fiducia sulla idoneità del nominato a rappresentare coerentemente gli indirizzi del sindaco delegante ed a perseguirne gli obiettivi programmatici non è, in ogni caso, da intendersi riferito a qualsivoglia genere di valutazioni afferenti a qualità personali o professionali dell’assessore revocato, né è da intendersi sanzionatorio, ma, piuttosto, meramente finalizzato a salvaguardare la serena prosecuzione del mandato amministrativo che tende a tutelare l’interesse della collettività rappresentata per le comuni esigenze di trasparenza, imparzialità e buon andamento”.

Sulla vicenda si è esposto il capogruppo consigliare del Movimento 5 Stelle, Luca Riva. “La vicenda delle targhe commissionate al compagno è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, il pretesto utile per mandarla a casa, pretesto che mancava a marzo quando già il sindaco su ordini superiori aveva tentato il blitz”, ha dichiarato Riva, che proprio negli scorsi giorni, in un comunicato, aveva chiesto le dimissioni dell’assessore Frigerio, ritenendo “un atto eticamente poco corretto, seppur legittimo a livello legislativo l’affidamento diretto”.