Pasqua in Siciliafeste e riti antichi

Pasqua in Siciliafeste e riti antichi

La Pasqua, tra i momenti più importanti dell’anno liturgico, in Sicilia ha dato origine a molte feste che uniscono i momenti salienti della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo a riti popolari antichissimi, alle forme espressive teatrali e drammatiche. E’ il momento giusto per un lungo weekend, fra mandorli in fiore, feste sacre, arte, cultura e anche mare.

MODICA A Modica si celebra la Maronna vasa vasa (Madonna vasa vasa). Due processioni partono dalla Chiesa di Santa Maria di Betlem, una con il simulacro del Cristo Redento, l’altra con il simulacro della Madonna Addolorata. Intorno a mezzogiorno, confluiscono in Piazza Municipio dove avviene l’incontro tra la Madre e il Figlio, e la vasata (il bacio e l’abbraccio tra i due).

COMISO A Comiso avviene una celebrazione analoga chiamata "A Paci". Prima che la giornata di sabato sia conclusa, la statua della Madonna Annunziata è prelevata dalla sua nicchia all’interno della Chiesa omonima perchè il giorno di Pasqua ci sarà la processione di questa statua insieme a quella del Cristo risorto. Raggiunto un piazzale, le due statue sono poste l’una di fronte alla altra, a distanza di circa 50 metri, per poi ricongiungersi in un incontro accompagnato dal battere delle mani dei fedeli.

ENNA Protagoniste le 15 confraternite (nel ‘700 erano 34). I confrati odierni non sono più i minatori e gli agricoltori di una volta: l’unica preclusione che è rimasta riguarda il sesso, sono ammessi solo gli uomini. Il momento culminante delle celebrazioni pasquali si svolge il Venerdì Santo quando, nel primo pomeriggio, tutte le confraternite giungono al Duomo e lì cominciano a comporsi per la solenne processione. Sono oltre duemila i confrati incappucciati che, in ordine e in assoluto silenzio, precedono le Vare del Cristo Morto e dell’Addolorata.

PRIZZI (PA) In alcuni riti di Pasqua compaiono le maschere della Morte e dei Demoni come, per fare solo uno dei tanti esempi, nelle celebrazioni di Prizzi. La Domenica di Resurrezione due processioni, quella con la statua dell’Addolorata e quella con Gesù cristo si dispongono a un capo e all’altro della via principale. Al momento dell’incontro tra la Madonne e Cristo due diavoli che indossano due tute rosse e una maschera di latta e la Morte con una tutta gialla cominciano ad agitarsi correndo da una statua all’altra. Il tentativo di impedire l’incontro tra la Madre e il Figlio è detto "abballu di li diavuli". Gli Angeli colpiscono i diavoli con la spada. Le campane e la banda suonano a gloria.

ADRANO (CT) Ad Adrano la Domenica di Pasqua, si effettua "La diavolata", una rappresentazione sacra d’origine medievale. Sul palco cinque diavoli vestiti di rosso escono da una botola accompagnati da fiammate e fumo, Lucifero, la Morte e un angelo. Si accende una discussione sul bene e sul male e l’Angelo costringe i diavoli a pronunciare la parola: Viva.

TRAPANI (TP) Qui si propone una Sacra Rappresentazione che diventa processione figurata con statue. Ogni gruppo di statue rappresenta una maestranza, i Misteri (Mestieri) vennero infatti assegnati alle maestranze con atti notarili a partire dal XVII secolo. Il Venerdì Santo si svolge la processione più imponente con la pertecipazione di 18 gruppi lignei appartenenti alle maestranze più l’urna del Cristo morto e dell’Addolorata.

Altre informazioni www.pasquainsicilia.it