Meda, presentazione del libro di Galimberti: “Il mosaico del mondo – la mia messa a fuoco”

In sala civica Radio a Meda, nella serata di giovedì 28 luglio, per “Storie d’estate”, l’evento organizzato dal festival storico-letterario “Voci della storia”, dall’assessorato alla Cultura e da Un mondo di libri, ha proposto la presentazione del libro “Il mosaico del mondo- la mia messa fuoco” scritto dal medese Maurizio Galimberti, il celebre fotografo, con Denis Curti, per i tipi di Marsilio. Un libro fresco di stampa e presentato dagli autori per la prima volta al pubblico. L’intervista ai due autori è stata condotta da Eva Musci. Nelle 237 pagine Galimberti ripercorre la sua vita che significa comporre un mosaico in cui ciascuna tessera è il frammento di un destino scritto fin dall’infanzia, dalle grate alle finestre dell’orfanatrofio. In quel cielo “reticolato” che guardava sognando una famiglia e la libertà si celava la futura intuizione dei quadri formati da tessere disposte secondo una precisa sequenza, proprio come  le lettere dell’alfabeto “ che da sole non comunicano nulla, ma combinate con estro possono dar vita ad un romanzo”.

Galimberti, il fotografo di Johnny Depp

Rispondendo alle domande di Eva Musci, Galimberti ha spiegato che “sono nato per la seconda volta quando sono stato accolto dai genitori ‘del cuore’, da quel momento ho iniziato a collezionare incontri ed esperienze che hanno costituito la mia identità di uomo e di artista”. Fotoamatore precoce, Galimberti, appena dodicenne scopriva quella passione incontenibile che a vent’anni è sfociata in una “chiamata” a cui non ha saputo sottrarsi e che è culminata nel celebre ritratto di Johnny Depp, il suo personale talismano, vera e propria consacrazione a livello internazionale. Maurizio Galimberti, 66 anni, nato a Como, all’inizio della sua carriera ha usato quasi esclusivamente la Polaroid, che apprezzava per l’immediatezza del risultato e la possibilità di “manipolare” e con cui hanno preso forma i mosaici fotografici. Nella chiacchierata in sala Radio accanto a Galimberti c’era Denis Curti, coautore  e curatore del libro, che è anche il direttore artistico della “casa dei Tre Orci”, ed è consulente della fondazione Venezia per la gestione del patrimonio fotografico. Nel 2015 ha fondato a Milano, Still, uno spazio multifunzionale con focus sulla fotografia. “Un libro nato a seguito di lunghi colloqui con Maurizio, durante i due anni di lockdown, appuntati in centinaia di fogli che sono serviti per scrivere queste pagine, a cui ha collaborato anche mia moglie in fase di revisione”,  ha detto Curti.

“ Le pagine di questo libro- ha proseguito Galimberti- sono alla pari di un diario in cui ho racchiuso i ricordi più felici, il matrimonio, la nascita dei due figli e dei nipoti, i primi riconoscimenti professionali, le mostre di maggior successo, ma anche quelli difficili e dolorosi. Sulla scorta delle avanguardie del Novecento e di mostri sacri come Man Ray, Giovanni Chiaramonte, Luigi Ghirri, Franco Fontana, ho maturato una progettualità che assomma padronanza tecnica, lirismo e uno specifico punto di vista sulla realtà, interpretata trasportando il passato nel presente”. Un racconto senza filtri, punteggiato di riflessi