L’arte Madì in mostrain via d’Alzano

L’arte Madì in mostrain via d’Alzano

Undici esponenti italiani del movimento Madì espongono fino al 30 aprile le loro opere alla galleria Marelia di via Guglielmo d’Alzano, 2b a Bergamo. «Madì – arte come invenzione» propone i lavori di Franco Cortese, Mirella Forlivesi, Reale Franco Frangi, Gino Luggi, Vincenzo Mascia, Renato Milo, Gianfranco Nicolato, Marta Pilone, Gaetano Pinna, Giuseppe Rosa e Piergiorgio Zangara.

L’arte Madí è stata un’officina di libera creazione e sperimentazione che ebbe alcune affinità con altre precedenti e parallele esperienze europee, dal Suprematismo russo al Neoplasticismo olandese, dal Razionalismo tedesco alla più recente École de Paris.

Nel corso di oltre sessant’anni di storia il movimento Madí ha saputo aprirsi a giovani seguaci, compiere un costante rinnovamento evitando di chiudersi e involversi come è accaduto a molte altre formazioni artistiche, paralizzate e bloccate in uno stagnante conservatorismo.

Oggi il Madismo è un fenomeno internazionale che coinvolge oltre cento artisti, tutti fra loro strettamente collegati, organizzati in gruppi in Argentina, Belgio, Francia, Germania, Italia, Stati Uniti, Ungheria, Venezuela e con singole presenze in Inghilterra, Slovacchia, Spagna, Svezia e Olanda; vanta musei dedicati e pinacoteche con raccolte esclusivamente ad esso consacrate.

Madí è “arte di rottura” e le teorie che ne stanno alla base hanno dato un contributo fondamentale al rinnovamento artistico avvenuto nel dopoguerra; basti pensare alla liberazione dalla classica costruzione rettangolare o quadrata del dipinto nonché dalla costrizione della cornice; all’uso di materiali non convenzionali; all’introduzione del movimento nell’opera; all’analisi della percezione visiva nell’arte, anticipando le successive ricerche, dall’arte cinetica al minimalismo.

Info utili:
www.galleriamarelia.it
Date: 7 marzo – 30 aprile 2009
Orari: lunedì – venerdi 14.00 – 20.00 / sabato 15.30 – 20.00