Aveva contribuito alla conquista del titolo tricolore di rugby femminile delle Ringhio nel 2014. Adesso Matteo Artina, 33 anni, preparatore atletico del Rugby Monza dal 2013 al 2016, si è ripetuto, ma un po’ più in grande. Perché Artina, da cinque stagioni al Rugby Parabiago, ha curato anche la preparazione di Michela Moioli e Sofia Goggia, cioè di due delle tre atlete italiane che hanno vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi coreane. Ad accomunare Artina con Moioli, trionfatrice nello snowboard cross, e Goggia, prima in discesa libera, è la palestra CrossFit Reborn di Torre Boldone in provincia di Bergamo. Perché i tre sono tutti di questa provincia: Matteo è di Zanica, mentre le due campionesse olimpiche sono nate, rispettivamente, ad Alzano Lombardo e nel capoluogo. E nella palestra di Torre Boldone il preparatore atletico e fisioterapista di Zanica allena le due ragazze d’oro.
Sofia Goggia si allena qui da due anni. Poi è arrivata Moioli, che aveva appunto visto come l’amica sciatrice fosse migliorata notevolmente su salti e fasi aree. Lui, del resto, un debole per i decolli l’ha sempre avuto. Nel suo curriculum, infatti, c’è pure un diploma da perito aeronautico. A questo titolo di studio vanno aggiunte, tra l’altro, le lauree in scienze motorie e fisioterapia, alcune abilitazioni professionali rilasciate dal Coni: preparatore atletico per la Federugby, tecnico della Federazione ginnastica d’Italia e tecnico federale della Federpesistica.
«Avevo – spiega – una grande passione per lo sci, ma i risultati erano pessimi. A 18 anni ho smesso, anche per via di un infortunio. Avevo pure la passione del volo. Ma il mondo che più mi attirava era quello dello sport».
Un ambiente che gli sta già garantendo meritate gratificazioni. A inizio carriera si occupava più del recupero di atleti infortunati e meno della preparazione. Ora la situazione è drasticamente cambiata: le percentuali sono al 70% e al 30%. Lui, comunque, ci tiene a ribadire come «le gare le vincano sempre gli atleti».
Sulle “sue” atlete, invece, precisa come «i valori in campo fossero indiscutibili, di ottima qualità. Ero convinto che se la potessero giocare. Poi, in una gara secca, l’impatto mentale è fondamentale. Ma le avevo visto ben concentrate. Quando arrivi al cancelletto di partenza devi avere la giusta concentrazione ed essere nelle condizioni ideali. Importante sotto questo punto di vista è stato il lavoro svolto dalla psicologa Lucia Bocchi, che segue entrambe». Matteo è sempre un po’ brianzolo. Collabora da quattro anni con la Ginnastica Sampietrina di Seveso.
«Il triennio trascorso al Rugby Monza – conclude – è stato un periodo di crescita a 360° per me e per le ragazze. Facevo parte dello staff e qui ho trovato persone che mi hanno dato fiducia».
Michela Moioli ha fatto una bella sorpresa agli atleti della Sampietrina con una visita in palestra a Seveso venerdì scorso, di ritorno dalla Corea.