Il Cai di Seregno festeggia i suoi 100 anni al rifugio Longoni, in Valmalenco

L'apertura della stagione estiva ha segnato l'esordio come gestore di Eugenio Pedrotti, subentrato a Elia Negrini. Più di un centinaio le persone che hanno partecipato all'appuntamento
La tradizionale foto di gruppo davanti al rifugio, dopo la santa Messa

Il calendario celebrativo del centesimo anniversario di fondazione della sezione di Seregno del Cai ha vissuto domenica 3 luglio il suo momento senza dubbio più atteso. Più di un centinaio di persone ha partecipato infatti alla giornata di apertura della stagione estiva del rifugio Longoni, gioiello sulle montagne in territorio di Chiesa in Valmalenco, a 2mila 450 metri di altezza sul livello del mare, che dal 1938 è uno dei fiori all’occhiello, se non il principale fiore all’occhiello, del Cai seregnese. L’appuntamento ha assunto un doppio significato particolare, perché il compleanno vero e proprio della sezione cadeva sabato 2 luglio e perché l’attuale stagione segna l’esordio come gestore di Eugenio Pedrotti, subentrato ad Elia Negrini, che ha lasciato in inverno l’incarico assunto nel 1995.

Cai di Seregno: gli interventi istituzionali

Le autorità presenti, con i componenti del direttivo del Cai di Seregno


La giornata è stata introdotta in quota da una santa Messa, officiata da monsignor Bruno Molinari, alla sua seconda esperienza al rifugio come prevosto di Seregno, dopo che negli anni settanta vi aveva condotto più volte i ragazzi dell’oratorio di Albiate, prima tappa del suo servizio sacerdotale. «Sono contento di essere qui -ha spiegato Molinari nell’omelia-, in questo luogo così amato dai seregnesi, per celebrare il centenario del Cai di Seregno. Prima di me, sono stati qui i miei predecessori, monsignor Bernardo Citterio, monsignor Luigi Gandini e monsignor Silvano Motta. Ma ricordo anche le esperienze di don Francesco Scanziani, don Samuele Marelli e don Mauro Mascheroni. Ringraziamo chi ha lasciato un’impronta del suo passaggio, come i gestori ed i volontari». Al termine della funzione, Giorgio Leoni, presidente del Cai di Seregno, ha aggiunto che «è toccato a me essere presidente in questo passaggio. Ora il cammino continua e ci auguriamo per tanto tempo. Le premesse ci sono». Il giro degli interventi lo ha poi chiuso, prima del pranzo e del rientro, il sindaco di Seregno Alberto Rossi: «Indossare la fascia oggi non è un formalismo, ma il segno che tutta la città partecipa alla festa. Ho detto più volte, in occasione della recente edizione della “Seregno Sport Week”, che lo sport insegna il gusto di fare fatica, per raggiungere l’obiettivo. Ed io oggi ho riassaporato questo gusto, per essere qui insieme all’assessore William Viganò».

Cai di Seregno: il programma di attività prosegue

Un momento della santa Messa celebrata da monsignor Molinari, nella cappellina del rifugio


I festeggiamenti avevano avuto un prologo nella giornata di sabato, allietata per chi era già presente al rifugio anche dai fuochi di artificio. Ora il prossimo evento in calendario per il Cai di Seregno è la due giorni al rifugio Benevolo nella valle aostana di Rhemes, in programma sabato 16 e domenica 17 luglio. Info: www.caiseregno.it.