Max Verstappen vince il Gran Premio di Formula 1 del Brasile dopo dieci gare di astinenza. Dopo la vittoria a San Paolo l’olandese, partito diciassettesimo, allunga il distacco su Lando Norris per il titolo mondiale a sessantadue punti di vantaggio. L’inglese infatti è solo sesto, alle spalle di Charles Leclerc. Completano il podio le due Alpine, con Esteban Ocon secondo e Pierre Gasly in terza posizione.
Gp Brasile: capolavoro Verstappen nel Gp che parte due volte
A causa del testacoda dell’Aston Martin di Lance Stroll nel giro di formazione, la partenza del Gran Premio del Brasile (anticipata alle 16.30 per le avverse condizioni metereologiche) viene posticipata di dieci minuti, non senza prima aver causato confusioni a piloti come il poleman Norris, indagato per essere partito per un secondo giro di schieramento. Dopo l’incidente avvenuto nel corso delle qualifiche Alexander Albon non prende parte alla gara, mentre la Ferrari di Carlos Sainz è costretta a partire dalla pit lane. Allo spegnersi ufficiale dei semafori, l’inglese di McLaren toppa clamorosamente e viene superato dal pilota Mercedes George Russell, mentre anche Leclerc, dalla terza fila porta a casa il sorpasso sulla Visa Cash App Racing Bulls di Lawson.
Ad Interlagos piove di nuovo: le monoposto montano gomma intermedia, ma la visibilità è veramente ridotta, con la pioggia che non accenna a diminuire. Nonostante le condizioni, tuttavia, Verstappen riesce a portarsi a ridosso della top 5 in poco più di dieci giri.
Gp Brasile: capolavoro Verstappen sotto la pioggia e tra mille errori
La corsa procede tra numerosi errori dovuti alla pioggia con un incalzare di eventi verso metà gara: mentre quasi tutte le monoposto sono transitate in corsia box per il pit stop, la Haas di Nico Hulkenberg si gira fermandosi in mezzo alla pista e provocando il regime di Virtual Safety Car. Ripartito dopo l’intervento dei commissari di percorso, il pilota tedesco verrà squalificato. Mentre diversi piloti invocano una bandiera rossa via radio per via delle condizioni in cui si stanno svolgendo le operazioni, la direzione gara decide tuttavia di mandare in pista la vettura di sicurezza, che tuttavia avrà vita breve. Nonostante il dispiegamento della Safety Car in pista, Franco Colapinto va a muro, impegnato nel raggiungimento del trenino tirato dalla vettura di sicurezza. Al trentatreesimo giro arriva quindi la bandiera rossa che sospende la gara per un quarto d’ora circa: il tempo di ripulire la pista e tornare nel vivo della corsa con condizioni metereologiche lievemente migliori.
La neutralizzazione della corsa favorisce i piloti non ancora rientrati ai box per il cambio gomme: Ocon, Verstappen e Gasly ripartono dunque davanti, mentre Russell e Norris sono costretti ad inseguire. Ma una seconda Safety Car è dietro l’angolo, dispiegata dopo l’incidente che porta la Ferrari di Carlos Sainz a muro per la seconda volta nel corso della giornata.
La gara riparte al quarantatreesimo giro dei sessantanove previsti con il sorpasso di Verstappen su Ocon che porterà l’olandese alla vittoria.