Una monoposto Fiat -Abarth 1000 che sfreccia fino a 200 all’ora sulla Sopraelevata di Monza. È stato come tornare dritti dritti nel 1960, quando la vettura, sull’anello di Alta Velocità dell’autodromo segnò otto record di velocità.

Una magia resa possibile giovedì 28 gennaio, in mattinata, dalla Lopresto, ormai un’istituzione quando si parla di auto d’epoca e dalla direzione dell’Autodromo Nazionale. Il modello riportato in pista, ”l’habitat naturale di una specie rara” si legge in un post Instagram firmato @lopresto official/Autodromo Nazionale Monza, è stato recentemente restaurato dal collezionista Corrado Lopresto che vanta una collezione, nata nel 1979, di oltre 150 auto di marchi italiani, “molte delle quali costruite in un unico esemplare (prototipi o fuoriserie) e tutte con caratteristiche speciali (esemplari rari, serie speciali, telai numero 1, auto di persone famose)” si legge sul sito ufficiale.
Vetture che coprono l’intera storia dell’industria automobilistica italiana, dal 1901 ai nostri giorni, marchi anche dimenticati, come Ansaldo, Diatto, Bianchi, Stanguellini, Isotta Fraschini, Cisitalia, Osca, De Tomaso, Iso Rivolta.