Calcio: Monza, il punto tattico: il caso Carlos Augusto e il problema in regia 

Sono diversi i dubbi di formazione e di schieramento per Stroppa in vista della trasferta di Napoli
Calcio Ac Monza serie B Carlos Augusto - foto Buzzi/Ac Monza
Calcio Ac Monza serie B Carlos Augusto – foto Buzzi/Ac Monza

Per l’esordio in Serie A di sabato scorso con il Torino, Stroppa ha confermato, com’era lecito aspettarsi, il consueto schieramento con la difesa a tre. Davanti a Di Gregorio, uno dei dualismi da risolvere, l’allenatore ha scelto Marlon, Pablo Marì e Carlos Augusto. Sulla carta è la difesa titolare, quella che la società ha disegnato sul mercato. Tuttavia qualcosa non ha funzionato. Marlon è a disposizione da tempo ma non ha avuto un grande minutaggio in precampionato per via dei problemi di tesseramento poi risolti, mentre Pablo Marì era arrivato dall’Arsenal solo poche ore prima e aveva disputato giusto un paio di sedute. È normale che sia mancato qualcosa a livello di chimica, amalgama e soprattutto delle corrette distanze. Spesso i due sono stati vicini tra loro, quasi a ridosso, aprendo notevoli varchi per gli avversari, che hanno trovato modo di puntarli avendo un facile scarico laterale da servire. Una questione che ha pesato parecchio sul risultato finale, ma sulla quale ovviamente sarà sufficiente lavorare in allenamento per affinare il sistema, anche perché sulle qualità individuali dei giocatori ci sono davvero pochi dubbi.

Calcio: Monza, e la posizione di Carlos Augusto

 Carlos Augusto ha giocato nuovamente nel terzetto arretrato. In molti tra i tifosi lo preferiscono largo sulla fascia, Stroppa lo vede bene anche da braccetto. La verità è che il mancino brasiliano può giocare con la medesima efficienza in tutti e due i ruoli, ma schierandolo arretrato libera lo spazio in fascia per un giocatore tecnico e soprattutto una risorsa offensiva importante come D’Alessandro. Proprio lo sceriffo ex Spal e Atalanta è la vera motivazione dell’arretramento del classe ‘99 arrivato dal Corinthians, in un ruolo che, giova ricordarlo, ha ricoperto con successo in molte partite della scorsa Serie B. È fisico, ha buone capacità di impostazione, è veloce: tutte caratteristiche perfette per l’idea di quello che dovrebbe essere un braccetto per Stroppa. 

Calcio: Monza, e il dilemma del centrocampo

A centrocampo tra i meno positivi sicuramente Barberis. Giocatore importante per la cadetteria, affidabile da molti punti di vista, specialmente sui chilometri a velocità media percorsi in campo, non ha ancora dimostrato di avere il cambio di passo e la fisicità adeguati ad una Serie A di alto livello. A livello di 3-5-2, problema è proprio materiale, di posizione in campo. I compiti di regia, per i quali viene schierato l’ex Crotone, possono essere ricoperti da Sensi anche in posizione decentrata, ma la presenza del centrocampista centrale dev’essere di maggior rilievo, per come è impostata la squadra, con gli esterni di spinta e mezzali più di costruzione che di rottura. Non a caso sul mercato si sono cercati giocatori più marcatamente fisici, ma anche di maggior rapidità come Rovella. Il punto di domanda rimane e Stroppa studia una soluzione che non sia solo con un’aggiunta dal mercato, come ad esempio schierare Machin da regista. Un’altra ipotesi ci sarebbe, quella di rispolverare Mazzitelli, ma al momento il giocatore sembra destinato alla cessione, eppure l’anno scorso in quella posizione fece bene per presenza e fisicità.