Calcio donne: l’Italia con un po’ di Fiamma al Quirinale dopo Euro 2025, i complimenti di Mattarella

C'era la Fiamma al Quirinale giovedì con l'Italia ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la partecipazione agli Europei 2025.
Nazionale Italia femminile al Quirinale - foto Quirinale.it
Nazionale Italia femminile al Quirinale – foto Quirinale.it

C’era la Fiamma al Quirinale giovedì con l’Italia di mister Andrea Soncin ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la partecipazione agli Europei 2025 femminili di calcio. Con la capitana Cristiana Girelli c’erano anche Sofia Cantore e Michela Cambiaghi, entrambe uscite dal vivaio biancorosso; mentre Viviana Schiavi, classe 1982, difensore della Fiamma dal 1999 al 2008, è la vice del mister. L’allenatrice azzurra conquistò a Monza il suo primo scudetto, come ha ricordato il Cittadino in edicola in un articolo a firma Sergio Gianni.

Calcio donne: l’Italia al Quirinale dopo la semifinale a Euro 2025

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto la Nazionale di calcio femminile che è tornata a giocare la semifinale dell’Europeo a 28 anni dall’ultima volta. In finale sono andate le campionesse in carica dell’Inghilterra, ma il 2-1 conquistato in rimonta e con un rigore al 119′ non rende meno importante l’impresa delle Azzurre. Il Presidente aveva avuto già modo di accogliere le calciatrici nel 2019, dopo l’eliminazione dal Mondiale: anche allora c’era Girelli, con lei la capitana Sara Gama e l’allenatrice Milena Bertolini (anche lei ex Monza).

«È un onore immenso. Sei anni fa eravamo arrivate con la sorpresa negli occhi e l’entusiasmo nel cuore – ha detto Girelli, commuovendosi – Oggi in più portiamo la consapevolezza: di valere e di poter sognare in grande. Di portare sulle spalle più di una maglia: la speranza delle bambine. Eravamo a un minuto dalla finale, ma non è quel minuto a definirci. Ci definiscono il cammino, la fatica condivisa, le lacrime sincere, la voglia feroce di dimostrare che meritiamo rispetto, visibilità e futuro. Questa squadra è un collettivo che ha imparato a lottare insieme, a cadere senza spezzarsi e a rialzarsi con orgoglio. Per questo oggi non raccontiamo una sconfitta ma per portare un messaggio che ci sta a cuore: lo sport non è solo un gioco, è cultura, è educazione, è futuro. Investire nello sport, e nel calcio femminile, significa sostenere un settore ma credere in un Paese più sano, giusto e consapevole. Il calcio femminile in Italia ha compiuto passi enormi ma ha ancora tantissima fame. Non è più una novità, è una realtà viva, bella e autentica. Ha solo bisogno di fiducia, progettualità e visione».

Calcio donne, Mattarella: «Ho seguito tutte le vostre partite»

«Vorrei rivolgermi alle ragazze, alle atlete – ha detto giovedì Sergio MattarellaVi ho chiesto di venire, facendovi fare una deviazione dai vostri programmi di questa mattina, per ringraziarvi e farvi i complimenti. Ringraziarvi perché avete svolto uno splendido europeo. E avete, con questo, reso onore alla maglia e alla bandiera del nostro Paese. L’avanguardia, la punta di guida di questo fenomeno, è dato dagli atleti che emergono in maniera di grande livello, di grande qualità. E trascinano così, nell’incoraggiamento a praticare lo sport, ragazzi, ragazze, bambine e bambini. Per questo è importante. Il ringraziamento è per tutte queste ragioni. E i complimenti per come avete svolto – magnificamente – questo europeo. E non ve lo dico perché qualcuno me lo ha fatto sapere, o per quanto ho letto sui giornali o sui siti web, ma perché vi ho seguito».

Il Presidente ha poi specificato: «L’orario me lo consentiva, e ho seguito tutte le vostre partite: dal Belgio al Portogallo, alla Spagna, e poi la Norvegia, fino alla semifinale di martedì. È stato un percorso magnifico, davvero complimenti. Devo confidarvi che avevo predisposto tutto per raggiungervi a Basilea. Ma, come avete detto tutti, dovete evitare, dobbiamo tutti evitare di restare prigionieri di quella successione di eventi sfortunati che vi ha impedito di approdare alla finale. Da ultimo, dopo quella magnifica parata sul rigore che faceva ben sperare per i successivi rigori finali».

Calcio donne, Mattarella: «Avete mandato un messaggio alla società del nostro Paese»

E poi un salto al 2019, quando Sara Gama parlò di uguaglianza e pari diritti: «Soprattutto, avete mandato un messaggio alla società del nostro Paese. Ricordava Cristiana Girelli dell’incontro qui sei anni addietro. Con quell’incontro io desideravo sottolineare l’importanza del calcio femminile e quanto fosse da sorreggere, sostenere e incoraggiare. Si è fatta molta strada in sei anni. Dalla preistoria è sempre stata più difficile per le donne ogni cosa. Si sta superando, fortunatamente, questa condizione. Ma c’è ancora strada da fare e questo è importante, perché lo sport serve anche a questo: a far vedere come si esprimono i talenti, come ci si impegna, stimolando ragazzi, bambini e bambine a fare dello sport, per migliorare la condizione delle relazioni sociali. Lo sport, con i valori che esprime e a cui si ispira, rafforza, consolida la vita sociale».

L'autore

Primo articolo sul Cittadino nell’ottobre ’95, sull’atletica leggera.
Giornalista professionista dal 2003, redattrice dal 2006: alla guida dell’informazione online della testata che ha fatto la storia di Monza e Brianza. Scrivo di tutto, ma preferisco storie, sport (quelli che vengono definiti “altri”), musica e le curiosità. Chi vuole trovarmi mi cerchi pure al Forum quando gioca l’Olimpia. Insieme a mio figlio. Tradizione di famiglia.

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