Besana, il sopravvissuto del K2ospite del Cai: tutto esaurito

Besana, il sopravvissuto del K2ospite del Cai: tutto esaurito

Besana – Troppo piccolo, il solitamente capiente cineteatro Edelweiss, per contenere le centinaia di brianzoli arrivati in città per ascoltare dalla diretta voce di uno dei suoi protagonisti la drammatica scalata al K2 che la scorsa estate ha tenuto il mondo con il fiato sospeso. E lui, Marco Confortola, non ha deluso i suoi fan. «Il mio prossimo obiettivo? – dice con disarmante simpatia, “bersagliato” dalle domande degli amanti della montagna radunati dalla sezione locale del Cai – è far ricrescere le dita dei piedi (li innaffio tutti i giorni!), e tornare a correre, a sciare e a salire in vetta agli ottomila metri. Ma sul K2, che non mi ha voluto, giuro, mai più. Assolutamente. A meno che non riesca a salire con il teletrasporto. Paura? Chi non ha paura, muore. Mai avere paura di avere paura. Io sono come un bambino: amo tutte le cose un po’ pazze». Poi, tutto serio, il trentottenne alpinista estremo aggiunge: «I bambini sono il nostro futuro, e lo sport è importante: dobbiamo fare capire loro che hanno in mano la vita». Sulla drammatica spedizione in cui ha perso le dita dei piedi ed è stato generoso soccorritore dei compagni in difficoltà , ha detto, tra gli applausi della platea: «Non sono un eroe. Ho fatto solo quello che era giusto fare e rifarei».

Chi è
– Noto alpinista valtellinese cresciuto a Valfurva, Confortola è conosciuto per le sue imprese di sci estremo e per le salite sugli Ottomila. Nel 1993 diventa guida alpina internazionale, nel 1995 maestro di sci. Membro del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Nel maggio 2008 partecipa alla spedizione Share Everest 2008 che piazza sul colle dell’ Everest a 8000 metri la stazione meteorologica più alta della Terra. Il primo agosto 2008 raggiunge la vetta del K2 ma a causa del crollo di un saracco sul collo di bottiglia è costretto a bivaccare una notte in una buca a 8.300 metri con Gerard McDonnell. Muoiono 11 alpinisti, lui però riesce a scendere al campo 4 e successivamente con l’aiuto di altri alpinisti raggiunge il campo base. Ricoverato per congelamento, è stato sottoposto all’amputazione di tutte le dita dei piedi. Marco Confortola ha scritto "Giorni di Ghiaccio. Agosto 2008. La tragedia del K2", pubblicato da Baldini Castoldi Dalai Editore.

Soci Cai premiati – La serata, intervallata dai canti del coro della sezione Cai, è stata l’occasione per consegnare i distintivi d’oro a sei soci tesserati da venticinque anni: Loredana Crippa (per molti anni segretaria di sezione), Rodolfo Garancini, la corista Rosella Cogliati, Enrico Viganò, Roberto Farina e Gabriele Caldirola.