Basket: da Lissone alla Wnba, Matilde Villa chiamata dalle Atlanta Dream

Non smette di crescere il sogno di Matilde Villa, giocatrice di 19 anni di Lissone, scelta nella notte nel Draft 2024 della Wbna dalle Atlanta Dream.
Basket Matilde Villa Italbasket - foto Fip
Basket Matilde Villa Italbasket – foto Fip

Da Lissone alla Lega professionistica americana di basket femminile. Non smette di crescere il sogno di Matilde Villa, giocatrice di 19 anni, scelta nella notte nel Draft 2024 della Wbna: è stata chiamata dalle Atlanta Dream con il numero 32 (terzo giro) e diventa la prima giocatrice italiana di sempre a essere stata scelta da una franchigia direttamente da un campionato, senza passare dal college.

Basket: da Lissone alla Wnba, il percorso di Matilde Villa

Matilde Villa, classe 2004, è giovanissima ma – come la sorella gemella Eleonora (che nel 2023 è andata a giocare in Ncaa) – ha già bruciato le tappe del basket nazionale dimostrando un enorme talento: playmaker in Serie A dell’Umana Reyer Venezia, ha chiuso con 10 punti e 3 assist di media, 63,5% da due e 35% da tre l’Eurocup 2024 che la sua squadra ha perso in semifinale contro le London Lions, poi vincitrici del trofeo.

Basket Matilde Villa foto Reyer Venezia
Basket Matilde Villa foto Reyer Venezia

Ci è arrivata dopo le giovanili e la serie A con il Basket Costa, che si è unito al mare di congratulazioni ricevute dall’Italbasket fino ai singoli giocatori e ai tifosi, e le esperienze in azzurro con la prima convocazione a 16 anni nella nazionale maggiore. Compresi i record (di precocità) come i 36 punti segnati a 15 anni in un match di campionato (con Costa contro la Dinamo Sassari) e il premio ricevuto dalla sua città natale come personalità dello sport nel 2019.

Basket: da Lissone alla Wnba, per Matilde Villa «è un sogno che si avvera, sono felicissima»

«Per me è un sogno che si avvera, sono felicissima – ha commentato la lissonese – Lo vedo come un riconoscimento per tutto il lavoro che ho fatto finora. Poter condividere questo momento insieme alle mie compagne di squadra è stato speciale, siamo un gruppo molto unito e ci supportiamo tanto. Quando è uscito il mio nome ho provato un’emozione fortissima. Con me c’era anche Lorela (Cubaj, ingaggiata ancora per il prossimo training camp da Atlanta), essere stata scelta nella sua squadra mi riempie di gioia. Qualche settimana fa mi avevano avvisata che potevo essere inserita all’interno del draft, ero anche consapevole che avrebbero potuto anche non chiamarmi, quindi l’emozione è stata ancora più grande. Ora il focus è sul finale di stagione con la Reyer, che ringrazio per avermi aiutata a crescere in queste due stagioni, siamo a un passo dal nostro obiettivo che è il primo posto».

Basket: da Lissone alla Wnba, le stelle e le italiane d’America

Nella notte del “fenomeno” Caitlin Clark, prima scelta assoluta di Indiana Fever in una stagione spettacolare macchiata “solo” dalla sconfitta con la sua Iowa nella finale Ncaa, di Cameron Brink (pupilla di Steph Curry, che va alle Los Angeles Sparks), di Kamilla Cardoso (che invece la finale Ncaa l’ha vinta con la stagione perfetta – senza sconfitte – di South Carolina, scelta da Chicago) e Angel Reese (campionessa 2023 con Lsu, per Chicago), c’è anche un po’ di Brianza ad aggiungersi a Catarina Pollini (nell’Original Draft del 1997), Kathrin Ress (2007) e Lorela Cubaj (2022) nel prestigioso club delle “italiane d’America“.