Vimercate, risiko di orari a scuolaI presidi: subito più corse dei bus

A Vimercate c'è chi ha fatto slittare in avanti di dieci minuti l'orario d'inizio delle lezioni per farlo coincidere con le corse dei pullman e chi questo tempo accademico lo ha concesso in deroga a quegli studenti che, corse alla mano, possono dimostrare di non avere a disposizione un bus per arrivare puntali.
Vimercate, risiko di orari a scuolaI presidi: subito più corse dei bus

Vimercate – C’è chi ha fatto slittare in avanti di dieci minuti l’orario d’inizio delle lezioni per farlo coincidere con le corse dei pullman e chi questo tempo accademico lo ha concesso in deroga a quegli studenti che, palinsesto delle corse alla mano, possono dimostrare di non avere a disposizione un bus utile per garantire di arrivare puntuali spaccati a scuola. In ogni caso, tutti i dirigenti degli istituti superiori di Vimercate confermano che al tema dei ritardi si affianca, molto più pressante, quello degli autobus sovraccarichi di studenti, con aggravio evidente per la qualità e la sicurezza del trasporto.
E con la ricaduta anche sull’ingresso a scuola, perché se non si riesce a salire sul bus ‘giusto’ e si deve attendere quello dopo, il risultato sarà evidente: un ritardo a scuola.

Accanto alle lagnanze dei genitori, stanno dunque quelle degli istituti che vantano, nella sola via Adda, un bacino di utenza di quasi 4mila studenti. La richiesta dei dirigenti? Che inseriscano più corse, sia al mattino quando si entra in aula sia quando le lezioni finiscono e si torna a casa.
«Lo abbiamo chiesto alla Provincia – ha rivelato Giancarlo Sala, dirigente del liceo Banfi, domiciliato in via Adda con Vanoni, Einstein e parte del Floriani – Problemi ce ne sono, nei primi giorni dell’anno scolastico accade sempre che si sentano di più». Il versante viabilistico più interno alla città, quello di via Cremagnani del Floriani, dimostra di non stare meglio. «Sono molti i ragazzi che anche quest’anno ci hanno segnalato pullman sovraccarichi e ritardi – ha elencato il dirigente Enrico Danili – Io penso sarebbe necessario attuare il diritto allo studio anche attraverso un sistema di trasporto adeguato. Noi abbiamo adottato una linea molto severa nei confronti degli studenti che fanno ritardo, ma con questo disordine nelle corse non riusciamo a dare seguito a questa nostra impostazione educativa. Riusciamo ancora a farlo in via Cremagnani, dove il filtro degli accessi è più controllabile, ma non in via Adda dove manca un accesso controllato ed è tutto più dispersivo ».

Se il problema del trasporto scolastico esiste, d’altro canto anche le scuole rischiano però di finire sotto accusa se mancano di ottimizzare, per parte loro, il palinsesto degli orari allineandolo in modo da agevolare l’organizzazione del servizio. Un lavoro di filiera, insomma. «Se siamo in filiera? Guardi, noi abbiamo persino posticipato l’inizio delle lezioni di dieci minuti proprio per raccordarci con l’orario dei pullman – ha continuato Danili – Io capisco che le autolinee non possano fare i miracoli e che il traffico, nell’ora di punta, complichi il tutto, ma resta il fatto che questa situazione non va bene e che tutti si deve cercare di fare la propria parte». Da via Adda interviene Fernando Spagnuolo, dirigente dell’Itis Einstein: «Dall’anno scorso, di fronte a reiterati ritardi di studenti che vengono dai paesi limitrofi, abbiamo adottato questo sistema: se si verifica ritardo, concediamo una deroga di dieci minuti all’ingresso per coloro che possono dimostrare di utilizzare corse ‘a rischio’. All’inizio di quest’anno abbiamo visto che la griglia delle corse non è stata aggiustata e quindi tamponiamo ancora in questo modo».
Anna Prada