Vimercate, presidio all’ospedale:80 persone rischiano il lavoro

Vimercate, accordo con l’ospedale«Addetti pulizie, posto garantito»

Vimercate – La sorte degli ottanta addetti alla pulizia dell’ospedale si conoscerà venerdì prossimo, 17 settembre, data per la quale è convocato l’incontro tra Vimercate Salute, ventennale concessionaria dei servizi non medici al nuovo complesso ospedaliero, i sindacati e le due cooperative che si sono aggiudicate l’appalto. Sul tavolo c’è la richiesta che il personale, ora dipendente dalla Universal Service, di ottenga la garanzia di continuità occupazionale nel nuovo ospedale e di passaggio in carico ai nuovi soggetti aggiudicatari. Questione che una ventina di lavoratori ha posto questa mattina, accanto ai sindacalisti, con una presenza di qualche ora all’ingresso della portineria di via Ospedale. Un presidio dai toni contenuti e rapidamente sciolto, anche per l’intervento di un rappresentante dell’ufficio legale dell’azienda ospedaliera che, seppure in via ufficiosa, ha dato ampie rassicurazioni affermando che esistono margini pressoché certi per il passaggio del personale dall’attuale al nuovo complesso ospedaliero. «Stiamo lavorando per questo. Serviranno 120 persone per la pulizia del nuovo ospedale, voi siete 80… E poi persone che lavorano qui da vent’anni, con radicamento e senso di appartenenza, sono una risorsa per l’ospedale». Più cauto il sindacato: «Apprendiamo con piacere tutto ciò, vorremmo anche vederlo scritto nero su bianco però –ha detto Massimo Vigano, Filcam Cgil- Siamo a quindici giorni dall’inizio del trasloco e ancora questi lavoratori non hanno certezze sul loro futuro. Dopo settimane di silenzio, soltanto lunedì abbiamo avuto notizia dell’incontro di venerdì, che tutti auspichiamo abbia un esito positivo». In campo anche l’ipotesi, circolata nei giorni scorsi, della richiesta di un periodo di prova per il personale. «Sarebbe assurdo, parliamo di addetti che da anni eseguono queste mansioni e poi verrebbe meno il concetto stesso di continuità del posto di lavoro», ha aggiunto il sindacalista.
Anna Prada