Vimercate, nuova variante alla bananinaL’intervento lo paga il gruppo Giambelli

Vimercate – Cantiere ancora fermo: cambia il progetto per la tangenziale sud, la bananina che avrà il compito di alleggerire il traffico sulla provinciale Monza-Trezzo, e cresce di 350mila euro il costo di realizzazione. Il pacchetto giungerà all’attenzione del consiglio comunale mercoledì prossimo, 13 maggio, “con urgenza, perché poi dovrà essere modificata la convenzione con la Provincia, alla quale spetterà l’espletamento di alcuni altri atti –ha detto il sindaco Paolo Brambilla- Prosegue comunque la prevista bonifica bellica per gli scavi e sono stati risolti i problemi delle interferenze del tracciato con alcune utenze. Entro l’estate i lavori di costruzione dell’infrastruttura vera e propria partiranno”.

A sostenere i costi aggiuntivi non saranno né il Comune né la Provincia, ma una società del Gruppo Giambelli che nella zona di via Santa Maria Molgora possiede alcuni fondi e che ha accettato di farsi carico della spesa di 350mila euro a fronte della possibilità di vedersi ‘scontata’ questa cifra, sotto la voce di ‘opere viarie di interesse pubblico’, come scomputo oneri in vista dell’opportunità di futuri interventi edilizi da realizzare nell’area, come da Pgt. Il nuovo progetto vede un corposo ampliamento del sottopasso che conduce all’isola ecologica e alcune varianti minori. L’impasse sul tracciato in realtà pareva essere stato superata a gennaio, a fronte di alcune varianti richieste da Palazzo Trotti che erano parse componibili con i disegni già concordati con la Provincia e soprattutto con i costi già preventivati.

A creare qualche perplessità nella giunta era però la necessità di provvedere a un sistema di raccordo tra bananina e viabilità esistente che tenesse conto anche di modifiche di carichi di traffico dipendenti dai possibili futuri insediamenti nelle adiacenze del nuovo asse stradale, come previsto dal Piano di governo del territorio.

La nuova rotatoria di via Santa Maria Molgora dovrà assorbire il nuovo innesto di collegamento con l’isola ecologica e il vicino impianto di compostaggio della Tecnogarden Service, per i mezzi pesanti di servizio, e in prospettiva, essere in grado di gestire il flusso di traffico che produrranno nuovi insediamenti di indubbio peso come l’Esselunga, che dalla sede attuale dovrebbe traslocare alle spalle della litografia Vertemati, a un passo dalla bananina, e il comparto industriale del gruppo Giambelli, circa 15mila metri quadrati a capannoni già in costruzione e soprattutto l’insediamento polifunzionale che la stessa società Giambelli si prepara a realizzare più a sud, su un’area di 250mila metri quadrati.
Anna Prada