Vimercate – Si è svolto un nuovo presidio martedì mattina davanti alla On Line, l’azienda di call center con sede al quartiere Torri Bianche che ha aperto la mobilità per trentacinque dei 116 dipendenti senza concedere alcun ammortizzatore sociale. Sono ormai una ventina le lettere di licenziamento già arrivate a destinazione e nei prossimi giorni si attende il completamento della quota annunciata.
I sindacati chiedono invece che l’azienda riapra la trattativa, revochi i licenziamenti e si predisponga alla richiesta della cassa integrazione in deroga, e invitano le istituzioni, Comune e Regione Lombardia, all’apertura di un tavolo per una soluzione che offra le maggiori tutele ai lavoratori. “Queste aziende sono inquadrate come società di servizi e, in quanto tali, prevedono una mobilità breve e priva di indennità -ha spiegato Massimo Viganò, Filcams Cgil- A maggior ragione è dunque indispensabile che i lavoratori possano almeno contare sul supporto economico della cassa integrazione in deroga, che potrà fornire un aiuto nel tempo necessario a trovare nuova occupazione”.
Alle diverse istanze presentate di correggere il tiro e di ammorbidire il provvedimento, finora l’azienda ha risposto picche, negando l’opportunità di nuovi incontri e chiudendo, di fatto, la vertenza. Intanto da palazzo Trotti è arrivato un segnale di disponibilità, “il sindaco ha risposto alla nostra richiesta e si è dichiarato propenso a fissare una data per un incontro”, ha riferito ancora Viganò. In attesa che qualcosa si sblocchi, i sindacati hanno attivato anche il canale della consulenza legale per mettere i lavoratori in condizione di avviare un eventuale ricorso per impugnare i licenziamenti, iter che potrebbe essere predisposto a titolo sia collettivo sia individuale.
Anna Prada