Vimercate, altra mannaia AlcatelTagli anche nel centro di ricerca

Vimercate, altra mannaia AlcatelTagli anche nel centro di ricerca

Vimercate – Fatturato in calo e mercato in difficoltà, nell’incontro di lunedì con i sindacati Alcatel-Lucent ha ribadito quanto annunciato a dicembre: l’obiettivo è ridurre i costi fissi, il 2011 sarà un anno di razionalizzazione dei siti e di tagli, a cominciare dall’organico. Una mannaia che per il settore Ricerca e Sviluppo dell’Ottica prevede la chiusura del sito di Bari, dove sono impiegate trenta persone, e il taglio di trenta unità in quello di Vimercate, e, a causa del calo delle vendite, un esubero strutturale calcolato in Italia in ottanta posti di lavoro, con un’aggiunta nel corso dell’anno di altre unità per un totale conclusivo ipotizzabile di circa 120.

Per le sorti cittadine, resta poi ancora indeciso il futuro della sede, sul quale da tempo le rsu chiedono chiarezza, con il bivio aperto tra la permanenza nel comparto attuale e il trasferimento a Peschiera Borromeo; nessuna decisione è ancora stata assunta anche perché il nuovo amministratore delegato di Alcatel-Lucent Italia, Gianluca Baini, ha chiesto di conoscere i termini dei contratti e i dettagli della trattativa in corso. Dopo l’incontro, Fim, Fiom e Uilm, insieme con il coordinamento sindacale Alu, hanno chiesto un incontro urgente presso il Ministero dello Sviluppo economico a fronte di un piano di ristrutturazione annunciato dall’azienda per il 2011 giudicato pesante: “Tutto questo senza una presentazione e una discussione sulla visione strategica delle attività di Ricerca e Sviluppo e produttive che ALU intende mantenere nel nostro Paese”.

A complicare il quadro è il passaggio degli esuberi, fino allo scorso anno considerati recuperabili con la cassa ordinaria, a un assetto definitivo e strutturale, circostanza che si è tradotta nell’azzeramento, da parte dell’azienda, degli strumenti concordati con i sindacati nel novembre 2009 sull’utilizzo della cassa ordinaria e della mobilità volontaria. Nel denunciare nuovamente come inaccettabile la pratica ormai costante di gravare i passivi di bilancio sui soli lavoratori, i sindacati hanno sottolineato come si possa invece affrontare la tematica della riduzione dei costi e della razionalizzazione “attraverso l’utilizzo di strumenti non traumatici, a partire da un intervento sulla presenza di attività in sub-appalto e di centinaia di consulenti, oltre ad un ricorso dello straordinario e di lavoro durante le chiusure collettive”.

I sindacati hanno inoltre espresso preoccupazione per i tagli sulla Ricerca e sviluppo, “è la prima volta che l’azienda taglia nelle attività di R&D con una decisione gravissima come quella relativa alla chiusura di un sito nel Mezzogiorno d’Italia. Questo rende sempre più evidente un progressivo ridimensionamento della presenza di Alcatel-Lucent nel nostro Paese, ritenuto non più strategico dalla multinazionale franco-americana”.
Anna Prada