Vibo Valentia – I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno notificato 14 avvisi di conclusione delle indagini preliminari con contestuale invito all’indagato a rendere interrogatorio a medici, assicuratori, odontoiatri, funzionari pubblici ed imprenditori nell’ambito dell’inchiesta ”Lauree facili” avviata nel 2009.
I professionisti, residenti ad Arese (Milano), Matera, Roma, Sant’Olcese (Genova), Grottaferrata (Roma), Arcene (Bergamo), San Bonifacio (Verona), Paderno Dugnano (Milano), Cesano Maderno (Monza Brianza), Luisago (Como), Viterbo, Cerveteri (Roma) e Palermo sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di falsita’ materiale commessa dal privato, falsita’ ideologica commessa dal privato in atto pubblico, falsita’ materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed esercizio abusivo di una professione.
L’indagine, avviata a seguito della segnalazione dell’ordine dei medici odontoiatri di Vibo Valentia circa alcune anomale iscrizioni di neolaureati presso l’ordine (tre nuovi membri iscritti a distanza di pochi giorni avevano dato come residenza lo stesso indirizzo di San Costantino Calabro, nel vibonese) ha permesso di scoprire, nel piccolo comune alle porte del capoluogo, una vera e propria stamperia di documenti scolastici nazionali e stranieri che venivano venduti in tutta Italia.Gli investigatori hanno accertato che, oltre alle lauree in medicina, venivano falsificati e venduti, per migliaia di euro a documento, certificati degli esami sostenuti, abilitazioni professionali, certificati di residenza e diplomi di scuola superiore.