Monza – Entro la fine di febbraio l’amministrazione presenterà in consiglio comunale il progetto per il soprasuolo di viale Lombardia. In questi giorni i contatti tra i tecnici del Comune e quelli di Anas sono frenetici per definire le ultime questioni relative alle direttive di riqualificazione della zona in superficie del tunnel. I lavori per la parte in superficie cominceranno dalla metà di aprile (quando aprirà il tunnel) e dureranno 7 mesi. Il cantiere dovrebbe essere ultimato entro la fine del mese di novembre. In questi giorni Anas e il Comune si stanno confrontando sul futuro delle due rotonde, quella all’imbocco Sud e Nord del tunnel. Si tratta di quasi 8mila metri per ogni rotonda: uno spazio notevole che richiede un grande sforzo di programmazione.
«Abbiamo chiesto ad Anas di contenere il più possibile il consumo di suolo per le rotonde – dichiara l’assessore alla Mobilità, Paolo Confalonieri – in modo da recuperare territorio da restituire alla città sotto forma di verde».
Le zone delle rotonde (in particolare quella di imbocco meridionale del tunnel) devono anche coprire gli accessi ai sottoservizi che devono restare a portata dei tecnici in superficie (proprio sotto la rotonda sud c’è un importante collegamento dei collettori fognari). Il Comune sta anche pensando alla possibilità di fare più di una rotonda – riducendo le dimensioni – e un passaggio semaforizzato. Al momento, però, queste sono solo ipotesi al vaglio. Entro qualche giorno, però, questi dubbi dovranno essere risolti in quanto il progetto deve essere pronto per la fine del mese in modo da arrivare ad essere presentato in consiglio comunale durante la seduta del 28 febbraio.
Dopo questo passaggio il Comune non si sottrarrà alla prova dei cittadini: «Nel mese di marzo faremo un incontro pubblico nel quartiere San Fruttuoso per presentare il progetto, anche il sindaco si era impegnato con i cittadini per questo passaggio» continua Confalonieri. L’amministrazione non dimentica i commercianti che in questi anni hanno sofferto pesantemente il cantiere: «Abbiamo chiesto ad Anas, per quanto riguarda la sistemazione della zona in superficie, di sistemare per prima cosa gli accessi alle attività commerciali che danno su viale Lombardia » spiega l’assessore alla Mobilità non nascondendo un certo ottimismo. Per i commercianti e i residenti del quartiere restano meno di 10 mesi prima di tornare ad avere una situazione viabilistica quasi normale e, anzi, potranno sperare di avere una zona riqualificata con un notevole studio paesaggistico per il soprasuolo. L’importante, come è fin troppo ovvio, che tutte le parti rispettino gli impegni assunti per archiviare una delle più imponenti opere viabilistiche della storia di Monza.
Andrea Trentini