Vendeva orologi contraffattiFermato truffatore di Busnago

Dopo un lungo e paziente lavoro d'indagine e di pedinamento, gli uomini della guardia di finanza di Monza hanno fermato un uomo di Busnago specializzato nella vendita di orologi contraffatti. Trovato anche il suo grossista, residente a Locate Triulzi.
Vendeva orologi contraffattiFermato truffatore di Busnago

Busnago – Per sapere se ci fosse o meno qualche affare in vista, bastava fare un giro nel bar o nella trattoria giusta. Da lì, tramite passaparola, si diffondeva la voce. La merce in vendita era sempre la stessa: orologi di ‘lusso’, cinturino in pelle o di metallo, di varie marche o dimensioni. Peccato che fossero tutti rigorosamente falsi.

Abilmente contraffatti, certo, ma falsi. I militari della Guardia di Finanza del comando di Monza ne hanno sequestrati più di 1000, tra Busnago e Locate Triulzi. Poche le informazioni disponili presso il comando delle Fiamme Gialle. A finire nei guai, sono due persone. Un brianzolo residente a Busnago, ed un cittadino di Locate Triulzi, E.G. le sue iniziali. Il primo, dopo un servizio di pedinamento ed appostamenti da parte di alcuni finanzieri in borghese, appartenenti al nucleo mobile di Monza, è stato sorpreso mentre piazzava della merce ad un cliente ingolosito dalla proposta.

Nella sua macchina, oltre che nella sua abitazione in paese, gli uomini della Guardia di Finanza sono riusciti a sequestrare oltre trenta pezzi, tutte imitazioni di modelli di note marche del settore. Ma gli inquirenti non si sono fermati al venditore al dettaglio di Busnago, riuscendo a risalire anche al grossista della merce, E.G. appunto. Anche quest’ultimo, aveva gli orologi sia in macchina che nella sua abitazione di Locate. E’ stato qui, in particolare, che i finanzieri hanno sequestrato il grosso della merce.

I singoli prodotti venivano realizzati direttamente nell’appartamento di Locate, dove è stato trovato un vero e prorpio laboratorio artigianale clandestino. I due avevano a disposizione macchinari sofisticati per il montaggio, tra le quali spiccava una pressa per l’incastro dei quadranti, oltre a centinaia di scatole vuote per il confezionamento. I due sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per ricettazione e commercio di prodotti falsi.
Federico Berni