Vedano Sono solo due i punti all’ordine del giorno dell’ultima seduta di consiglio comunale del quinquennio 2006-2011: giovedì 28, il sindaco Patrizia Lecchi fa una sua comunicazione sul Piano di governo del territorio e, poi, il <parlamentino> mette ai voti il bilancio consuntivo 2010, che ottiene il sì dai consiglieri di maggioranza di «Lista per Vedano» e il no dei sei rappresentanti della minoranza Ottone, Colombo, Sioli, Biassoni, Merlini e Medici.

Si parla di Pgt, adottato il 18 novembre ed approvato il 30 marzo, soprattutto in merito al comunicato stampa della Provincia di Monza e Brianza del 14 aprile. Il presidente Allevi e l’assessore al Territorio Brambilla si erano detti intenzionati a chiedere «al Comune di Vedano l’annullamento della delibera di approvazione del Pgt in quanto atto assunto in violazione delle normative vigenti».

Sindaco e giunta comunale, invece, ribadiscono di avere operato correttamente: «Nessun allarmismo, smorziamo i toni, il nostro documento è a posto. Non abbiamo commesso alcun abuso -spiega il primo cittadino-. Nessun organo istituzionale ci ha chiesto formalmente di annullare il Pgt». In effetti, mercoledì 13 aprile la giunta provinciale ha votato una presa d’atto della <relazione istruttoria> preparata dal dirigente del settore Pianificazione territoriale e Parchi della Provincia, circa la compatibilità del Pgt vedanese con il Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento provinciale.

«I comunicati stampa sono una cosa, gli atti formali un’altra -aggiunge l’assessore all’Urbanistica Marco Petricciuolo-. Le prescrizioni ci erano già state indicate il 21 marzo quando abbiamo incontrato i funzionari della Provincia». Per questo motivo, spiega il sindaco Lecchi, «stasera voglio mettere a conoscenza il consiglio comunale di una lettera che spedirò domattina al presidente Allevi e al Prefetto di Monza, Renato Saccone, per fare chiarezza e per fugare ogni dubbio in merito alla procedura che abbiamo seguito nell’approvare il Pgt nella seduta di consiglio del 30 marzo».

Ai consiglieri di minoranza Ottone («ViviVedano») e Colombo («Lega Nord») non resta altro che ribadire la loro contrarietà all’iter adottato dalla giunta Lecchi.
ma.s.