Vedano al Lambro Il suo lavoro più significativo, a nostro parere, è stato nel 2005 lo stendardo per l’associazione «Amici dell’Unitalsi». Nelle caselle, dipinti raffiguranti vari punti del paese: la chiesa, la piazza del municipio, il santuario della Misericordia, una corte caratteristica e la via di accesso al Parco.

Quel gonfalone era presente in chiesa, sabato 3, ai funerali del suo autore, Valentino Meregalli (nella foto, premiato dal sindaco Patrizia Lecchi alla mostra degli artisti vedanesi 2006). Classe 1931, parlava molto attraverso i suoi quadri, i suoi fondali, i suoi plastici che esprimevano arte, creatività, amore per Vedano.

E i valori dell’accoglienza, dell’amicizia, della gioia, dell’impegno e della bellezza, Valentino li ha coltivati tutta la vita. Da sempre attivo in parrocchia e in oratorio; della corale Cembul fu scenografo-pittore-presidente; ha collaborato si può dire con tutti i gruppi e le associazioni. Fu anche assessore comunale dal 1970 al 1975.

Lo scorso dicembre, alla mostra dei presepi, ripresentò dopo sei anni il plastico di inizio 1900 di Vedano. «Mi ha insegnato a vedere il bene», ha ricordato don Renato Bettinelli, a Vedano dal 1983 al 1994. Per don Luigi Zoia, «va ringraziato Dio per il bene che Valentino ha fatto». La vita come dono da condividere, ha detto il figlio Renato.