Vedano al Lambro: prima media,salta una classe di spagnolo

Vedano al Lambro: prima media,salta una classe di spagnolo

Vedano al Lambro Può una lingua straniera mettere in subbuglio una scuola? Sì, se l’annuncio che <salta> una classe di spagnolo in prima media arriva a luglio, con molte famiglie già in vacanza, impossibilitate a fare sentire la loro voce. Pochi giorni fa, l’Ufficio scolastico provinciale di Milano ha assegnato l’organico di fatto all’Istituto «Giovanni XXIII»: due classi con seconda lingua straniera il francese e due con spagnolo (si tratta di due ore di insegnamento alla settimana).

Lo scorso febbraio, all’atto dell’iscrizione, le famiglie avevano espresso una ventina di preferenze per il francese (quindi, una classe) e circa sessanta per lo spagnolo (tre classi). «Le richieste espresse dai genitori sono state accolte solo parzialmente dall’Ufficio scolastico provinciale», ha scritto giovedì 1 luglio la preside Alessandra Tallarico, convocando le famiglie mercoledì 7 alla sala della cultura.

Occorreva, infatti, sorteggiare una ventina di ragazzi che avevano optato per lo spagnolo e <girarli> nella seconda classe di francese. Un sorteggio con i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto il 22 giugno: garantire la scelta espressa dai genitori all’atto dell’iscrizione agli alunni portatori di handicap e di disturbi specifici dell’apprendimento; agli alunni madrelingua; ai fratelli di alunni frequentanti la scuola media, che abbiano già come seconda lingua lo spagnolo.

Dai genitori presenti, circa la metà dei convocati, sono arrivate critiche e perplessità circa i tempi ritenuti inopportuni e tardivi per avvisare le famiglie. «Solo ieri (martedì 6, ndr) ci è stato confermato l’organico di fatto -ha precisato la professoressa Stefania Bettin, collaboratrice vicaria del dirigente scolastico per la scuola media-. Fino ad ora non erano mai accadute variazioni da parte del Provveditorato sulle richieste della nostra scuola. Abbiamo sbagliato a non ipotizzare questa eventualità.

A maggio, avevamo pensato ad un errore materiale e ci eravamo subito mossi per verificare la cosa e a chiedere di rivalutare la situazione: per la risposta, purtroppo negativa, abbiamo dovuto aspettare fino a ieri. I tagli di cattedre sono la conseguenza della riforma del ministro Gelmini che anche a Vedano non è indolore».
ma.s.